SAVERIO RAIMONDO – IO ESISTO - BABBO NATALE VUOTA IL SACCO
Gianmaria Tammaro per “la Stampa”
Questo libro è nato il 12 giugno a Cagliari, mentre mangiavo una frittura di pesce.
Quindi la mia, più che un' ispirazione, è stata un picco glicemico». Saverio Raimondo, scrittore e stand-up comedian, scherza ma il suo Io esisto - Babbo Natale vuota il sacco, edito da DeA Planeta, è un insieme di ironia feroce e appassionante, di battute intelligenti e di una prosa sottile e insinuante. Tutto parte da una premessa, e cioè: che cosa succederebbe se Babbo Natale decidesse di rispondere alle lettere che gli vengono inviate? «Ultimamente abbiamo visto, e non solo in Italia, uno svilimento della cattiveria: persone pronte a cavalcarla per il proprio tornaconto. E invece, secondo me, la cattiveria è una cosa molto sana».
Sana? Addirittura?
saverio raimondo foto di bacco (1)
«Serve per spurgare le tossine e il marcio che abbiamo dentro di noi. Il mio non è un libro di pancia, ma di testa: mi sono affidato a un Babbo Natale cattivo ma, spero, saggio».
Insomma, viva la cattiveria.
«È una cosa inevitabile. Tutti noi proviamo sentimenti contrastanti, molti dei quali socialmente poco inclusivi. Certe pulsioni, secondo me, non vanno censurate. Ma incanalate. E talvolta anche espresse. La cattiveria, intesa come politicamente scorretto, potrebbe essere un ottimo strumento».
matteo salvini e matteo renzi si incrociano in senato
E invece?
«Abbiamo tolto il politicamente scorretto alla comicità, le abbiamo detto che non poteva usarlo, e lo abbiamo dato alla politica con i risultati che, ahinoi, vediamo».
Ovvero?
«Quella dei politici è una cattiveria che chiede di essere presa sul serio. La cattiveria dei comici, invece, non fa male a nessuno. Perché è ironica».
Ma nel suo libro non parla solo di questo.
renzi conte
«Nel voler rivalutare la cattiveria, ho voluto dare anche una stoccata alla bontà. Uscendo dalle solite polemiche sul buonismo e sul cattivismo, che alla fine, diciamocelo, non sono altro che le due facce della stessa medaglia, questo essere buoni, ecco, ci fa sentire innocenti: e non lo siamo».
matteo salvini pollice verso a renzi
Il troppo stroppia...
«Si diventa stucchevoli. Zuccherosi. E a proposito di dolci: purtroppo, in questo libro non viene citata la Nutella, e questo lo rende meno contemporaneo di quanto in realtà sia».
LA PAPPAGORGIA DI MATTEO RENZI
Nel dibattito pubblico, non si discute d' altro.
GIANCARLO MAGALLI OSPITE DI SAVERIO RAIMONDO SPARA ALLA VOLPE
«È assurdo, ma dobbiamo interrogarci sul perché. Siamo noi che dobbiamo alzare il livello. Se lo facciamo, i politici ci verranno dietro: l' hanno sempre fatto. La cosa, però, funziona anche al contrario».
Ultimamente la vediamo spesso a «Porta a porta».
«Non me lo sarei mai aspettato. Devo dirle, però, che è una sfida interessante».
Perché?
SAVERIO RAIMONDO
«Ho accettato per senso dell' umorismo: mi fa ridere molto essere a Porta a Porta. E poi, via, è facile fare battute da Floris, meno da Vespa. In questo momento in cui i comici nei talk vengono o esclusi o reclusi in angoli angusti, Porta a Porta è in controtendenza».
Ha finalmente incontrato Luigi Di Maio.
«È stato un confronto all' americana, in cui abbiamo chiarito una cosa fondamentale: non siamo la stessa persona».
SAVERIO RAIMONDO
Si rimetta per un momento nei panni di Babbo Natale.
«Sono pronto a ingrassare per calarmi nella parte!».
GIUSEPPE CONTE
Che cosa regalerebbe ai nostri politici? Cominciamo da Matteo Salvini.
conte salvini
«Facciamo finta che siano stati buoni, ecco. A Salvini, porterei 49 milioni. Così risolve ogni problema».
Al presidente Conte?
«Un altro lavoro. Qualcosa di più adeguato, ecco. Un ruolo da ricoprire con più autorità e autorevolezza».
E a Matteo Renzi?
«Il suo ultimo libro. Credo che ne sarebbe anche contento: a lui piace leggersi, vedersi e risentirsi in continuazione».