schlein conte renzi orlando

CHI HA SBAGLIATO PIU’ FORTE SULLA LIGURIA? - FOLLI: “CONTE HA PARECCHIE RESPONSABILITA', MA NON TUTTE QUELLE CHE GLI VENGONO ATTRIBUITE. CON RENZI SI SAREBBERO PERSI O GUADAGNATI UN PAIO DI PUNTI PERCENTUALI? NON LO SAPREMO MAI. LA QUESTIONE RIGUARDA LA LINEA POLITICA DEL PARTITO DI ELLY. O IL PD IMPONE AI 5 STELLE UNA CHIARA LEADERSHIP, COSÌ CHE CONTE RINUNCI AL RUOLO DI SPINA NEL FIANCO PERMANENTE. OVVERO L’ALLEANZA DECADE IN VIA DEFINITIVA" – IL RUOLO DI BEPPE SALA E L’ERRORE DI SCHLEIN DI PUNTARE SU ORLANDO: DAGONOTA

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-orlando-fumoso-2-presidenza-regione-liguria-andrea-412984.htm

 

 

 

https://m.dagospia.com/dopo-la-scoppola-del-centrosinistra-in-liguria-beppe-sala-rilancia-le-sue-fiches-manca-la-412970

 

Stefano Folli per repubblica.it - Estratti

 

 

ELLY SCHLEIN

Il giorno dopo, il voto in Liguria si presenta per quello che è: un’occasione unica per riflettere sul destino del centrosinistra. A patto, s’intende, di affrontare il tema con realismo e magari con quel tanto di autocritica che invece sembra assente ovunque si guardi.

 

Ci sono alcuni punti fermi incontestabili: il successo elettorale del Pd a Genova, pur nella sconfitta della coalizione; la parallela disfatta dei Cinque Stelle; la spinta che tende a radicalizzare a sinistra l’asse dell’alleanza; la mancanza di un equilibrio al centro, testimoniato — ma non è la sola ragione — dall’esclusione di Italia Viva e altre sigle cosiddette “moderate”.

 

È abbastanza facile, una volta che il latte è stato versato, rovesciare su Conte e il suo partito ogni responsabilità. L’ex premier ne ha parecchie, ma non tutte quelle che gli vengono attribuite.

conte renzi schlein

 

Ad esempio, sembra ozioso discutere oggi se sia stato un bene o un male fare a meno di Matteo Renzi (con lui si sarebbero persi o guadagnati un paio di punti percentuali? Non lo sapremo mai).

 

La questione riguarda la linea politica del partito di Elly Schlein e non comincia adesso, nemmeno si può ridurre al caso Renzi. Non sembra infatti che il vertice del Pd, nella sua versione attuale e anche in quella precedente, abbia mai prestato attenzione alle idee riformatrici d’impronta liberal-democratica e a quanti le hanno saputo via via interpretare. Si è preferito ignorarle anche perché così facendo ci si è liberati di un certo numero di personaggi della “vecchia guardia”, più o meno identificati con quelle idee.

GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN

 

Il risultato è un Pd stretto in modo granitico intorno alla sua segretaria; per cui l’improvvisa apertura a Renzi, pochi mesi fa, ha trasmesso un’impressione di posticcio, come di un’operazione non maturata. È ovvio che si sia arenata davanti al “no” dei Cinque Stelle, custodi della linea radicale alla quale Conte e i suoi vogliono costringere il partito di Schlein.

 

Ora si è di fronte al classico bivio. O il Pd, forte dei consensi che conserva nel Paese, impone ai Cinque Stelle una chiara leadership, stipulando con Conte un accordo politico e di potere, così che l’alleato rinunci al ruolo di spina nel fianco permanente a cui è affezionato. Ovvero l’alleanza decade in via definitiva e Conte gioca le sue carte in modo autonomo, ben sapendo che la legge elettorale lo penalizzerà.

 

ANDREA ORLANDO - ELLY SCHLEIN - MEME BY EDOARDO BARALDI

In questo secondo scenario il Pd dovrà puntare in modo deciso su se stesso: sui voti che ha e su quelli che potrebbe guadagnare rivolgendosi a un ceto medio bisognoso di essere rassicurato e non stressato. Sarebbe il nuovo equilibrio che piace ai “centristi”.

 

Allora si potrebbe avere una trattativa vera con Renzi, Calenda, +Europa: le loro percentuali modeste sarebbero stavolta interessanti in quanto premessa di una nuova storia. Anche il sindaco di Milano, Sala, avrebbe qualcosa da dire.

renzi conte

 

E potrebbero rientrare in gioco altre figure che negli ultimi anni si sono allontanate o sono state lasciate ai margini. Non è un caso se lo stesso Romano Prodi ha espresso, nei suoi non frequenti interventi pubblici, amarezza e delusione per come vanno le cose dalle parti del Nazareno.

 

Quanto è verosimile questo scenario? Ben poco. L’assetto del Pd non sembra pronto a una correzione così vistosa. È più probabile che si tenti il recupero dei 5S di Conte, nella speranza che la frattura con Grillo e soprattutto la mala parata elettorale li induca a una maggiore disponibilità.

 

ELLY SCHLEINgiuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti ELLY SCHLEIN CONTE

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