Rosario Dimito per “il Messaggero”
christine lagarde
Le nubi minacciose calate sull'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca con l'avvio dell'istruttoria Antitrust relativa a presunti rilievi sul fronte della concorrenza, hanno avuto una pronta risposta in Borsa. Ieri Ubi ha chiuso in calo del 3,8% mentre Intesa si è fermata all'1,9%: ciò significa che il mercato comincia a percepire che l'eventuale stop all'operazione possa nuocere al valore della banca bergamasca.
E il fatto che il deal sia passato dal mercato alle scrivanie delle Authority non incoraggia ad essere ottimisti sull'offerta. Così se da un lato l'istruttoria dell'Antitrust in questa fase procederà almeno per 45 giorni salvo interruzioni e interlocuzioni anche con Ivass, e la Consob oltre al prospetto dovrà valutare gli esposti di Intesa e di Ubi, a breve altre istituzioni si occuperanno dell'offerta. Intesa Sanpaolo, secondo quanto risulta al Messaggero, presenterà una segnalazione al Mef affinché valuti la condotta sul mercato della Fondazione CrCuneo, azionista di Ubi col 5,9% e perno del Car, il patto cui fa capo il 18,7%.
alberto bombassei foto di bacco (2)
SEGNALAZIONE AL TESORO
C'è di più, in quanto a breve dovrebbe partire un'altra segnalazione targata Intesa alla Bce, cui era stato tempestivamente comunicato il progetto di Ops e la forte combinazione industriale che da lì sarebbe nata. Alla Vigilanza europea verrebbe suggerito di accertare i grandi movimenti degli azionisti della banca bergamasca e in particolare quelli riconducibili al patto Car dove di recente si sono registrate compravendite di titoli fatte anche da soggetti esterni, come Fondaco Sgr.
carlo messina
Il dubbio sollevato è che queste manovre facciano indirettamente salire la partecipazione riconducibile al patto di consultazione oltre la soglia del 19,9%. E per salire sopra questo tetto è indispensabile l'autorizzazione della Bce che presumibilmente non c'è stata. In più, il vigilante europeo verrebbe messo al corrente dell'esposto depositato nei giorni scorsi presso la Consob relativamente all'ipotesi che si stia coagulando una quota di circa il 30%, frutto di una liaison tacita fra i tre gruppi di azionisti stabili che potrebbe preludere a un concerto.
Fondazione Cr Cuneo
«E' necessario fare chiarezza sulla vicenda della Fondazione CrCuneo, perché alcune cose non tornano», afferma Giovanni Currò del M5S, membro della Commissione Finanze della Camera. Che aggiunge: «È notizia di qualche giorno fa che la Fondazione CrC abbia effettuato un investimento da 7 milioni in opzioni call su azioni Ubi. Questa operazione avrebbe generato una minusvalenza potenziale tra 2 e 3 milioni a seguito del crollo del mercato azionario scaturito dalle misure di lockdown. La cosa sembra alquanto strana, considerata la natura della Fondazione quale ente filantropico che si occupa di sviluppo sociale ed economico del territorio».
Come si vede la situazione è diventata fluida e può dar luogo a qualunque evoluzione, anche se pare consolidarsi lo scenario che un dilatarsi dei tempi per le varie istruttoria oltre luglio potrebbe portare Intesa Sanpaolo a ritirare l'Ops.