Andrea Scanzi per il Fatto Quotidiano
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C'è stato un tempo invero ormai lontano, in cui Fabrizio Barca veniva (giustamente) visto come uno dei migliori esponenti della sinistra italiana. Era assai stimato e quindi invitato. Dopo uno scherzo carognesco ricevuto in radio, ne nacque un caso nazionale. Oggi Barca fa molto meno notizia, forse perché ha sbagliato qualcosa lui (può essere) e forse perché siamo tutti sempre più rincoglioniti. Ieri, al Fatto, Barca ha detto che i 5 Stelle "appaiono ormai in evoluzione con consapevolezze di sinistra" e che il Partito democratico (non solo romano) ondeggia, non valorizza "le cellule sane in un corpo malato" e per questo gli arreca "una forte amarezza".
filippo sensi
Chissà perché, nel Pd (e informazione annessa), fanno quasi sempre strada quelli che guardano più a destra che a sinistra; che ritengono a prescindere che i 5Stelle abbiano la rogna; e che, tra cellula sana e malata, preferiscono la seconda. In un Paese (e partito) normale, i Barca sarebbero leader e i Marcucci, Romano, Sensi, eccetera - al massimo - portaborse. Tutto era e resta capovolto: anzitutto nel Pd.
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