andrea scanzi
1 – CAREGIVER? NON POTEVA VACCINARSI. UN ASTERISCO ORA INCASTRA SCANZI
Giuseppe De Lorenzo per www.ilgiornale.it
L’asterisco, piccolo piccolo, si trova nelle Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti Covid-19. Si tratta del documento con cui il Ministero della Salute ha aggiornato le priorità sulle categorie da vaccinare: dopo sanitari, Rsa e 80enni, spazio alle “elevate fragilità” e ai 70enni.
Cosa c’entra tutto questo con Andrea Scanzi? Semplice: quell’asterisco alle Tabelle 3 e 4 demolisce definitivamente - se ancora ce n’era bisogno - la favola del giornalista caregiver dei genitori vulnerabili. Anche fosse davvero la persona che assiste diligentemente gli avi, infatti, Scanzi non avrebbe comunque diritto ad una dose perché non convive con babbo e mamma.
andrea scanzi e il vaccino - meme
Andiamo con ordine. Come noto il 20 marzo l’opinionista del Fatto annuncia urbi et orbi sulla sua pagina Facebook si essersi fatto iniettare AstraZeneca al Centro Affari di Arezzo. Beato lui. La gente si chiede: come diavolo ha fatto un 47enne cronista a trovare una dose?
Sul momento lui la spiega così: a fine giornata, quando c’è il rischio di cestinare il vaccino, “si contattano quelle persone che hanno dato la loro disponibilità a essere vaccinati, laddove però facenti parti di determinate categorie”, nel suo caso “il caregiver familiare in quanto figlio unico di genitori facenti parte della categoria dei fragili”.
andrea scanzi contro giletti 2
Convinto di aver fatto del bene al Paese, forse inconsapevole - o forse no - della possibile polemica, Scanzi finisce in un putiferio. Ha scavalcato la fila? Per carità, dice lui: ero solo un “panchinaro”, anche se la lista era “solo verbale”, insomma “tu lo dicevi al tuo medico di base che, se ti reputava idoneo, segnalava il tuo nome al responsabile del piano vaccinale”.
E così, mentre gli ottantenni devono ancora finire il giro (la Toscana procede al rallentatore) e i 70enni non hanno visto neppure l’ombra di una dose, lui se ne va nella clinica detox col siero in corpo. Che culo. Ma perché il medico di base l’avrebbe reputato “idoneo”? “Essendo figlio unico ed essendo ritenuto dalla Asl caregiver familiare” (aridaje) e “avendo due genitori nella categoria fragili, avrei comunque potuto vaccinarmi”. Chiaro?
scazzo tra maria elena boschi e lilli gruber 7
Tralasceremo qui la presunzione di essere “ringraziato” da “larga parte degli italiani”. Così come lo scontro con Maria Elena Boschi, la sospensione dai programmi e le robe tipo: “Io sono ricco e loro no”, “io sono caruccio e loro no”, “io ce l’ho fatta e loro no”.
Lo stesso dicasi per le telefonate al povero responsabile dell’Usl di Arezzo, cui il nostrissimo ha telefonato direttamente (chi di noi non ha il numero del direttore del distretto?). E lasceremo da parte anche il fatto che la categoria di caregiver gli si addice pochino, come lui stesso alla fine ha ammesso (“sono mio padre e mia madre ad essere i caregiver del sottoscritto, non viceversa”).
meme su Andrea Scanzi
Concentriamoci invece sul fatto che il fustigatore (degli altri) ha pestato una cacca. E che la pezza è stata peggio del buco. Stando a quanto dichiarato dal direttore dell’Usl Evaristo Giglio, infatti, Scanzi gli è stato segnalato come possibile panchinaro dal medico di base giustificando il diritto con le patologie dei genitori.
L’Usl ne ha preso atto e, senza verificare oltre, l’ha iscritto a piè di lista. Bene. Magari la forzatura l’ha fatta il medico curante, magari l’Usl ha sbagliato qualcosa, non lo sappiamo. Fatto sta che in base al piano vaccinale italiano - caregiver o meno - Scanzi non avrebbe dovuto avere diritto di accedere alla panchina.
andrea scanzi a cartabianca - in diretta da merano
A Cartabianca, dopo aver detto che non avrebbe reso nota la cartella clinica dei genitori, Scanzi ha rivelato le patologie di cui sono affetti i suoi cari. Non le ripeteremo, per rispetto della privacy. Però abbiamo controllato: effettivamente babbo e mamma rientrano nella tabella delle “persone estremamente vulnerabili”, diventate con le ultime raccomandazioni la “categoria 1” cui dedicare gli sforzi vaccinali.
Il 10 marzo infatti il ministero della Salute ha rivisto le priorità sulle vaccinazioni decidendo di dare la precedenza, nell’ordine, a: 1) elevate fragilità (persone estremamente vulnerabili e disabilità grave); 2) persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni; 3) 60enni; 4) persone con comorbidità; 5) resto della popolazione. E i caregiver?
Evaristo Giglio
Ecco il punto: per buona parte delle patologie che fanno rientrare tra i “vulnerabili”, il Piano (così come la Regione Toscana) prevede l’inoculazione solo ed esclusivamente per il malato. Altre malattie invece permettono di allargare la somministrazione, ma solo “ai conviventi”.
L’asterisco si trova su 7 delle 30 patologie totali. Ci sono pure quelle dei genitori di Scanzi? Poco importa. Intanto perché Scanzi non convive più con loro (grazie a Dio). Secondo perché il caregiver in questa tabella non è proprio nominato.
Appare solo poco più sotto, alla tabella 4, in cui si indicano le disabilità gravi (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica): solo in questi casi, definiti ai sensi della legge 104/1992, occorre “vaccinare familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto”.
massimo giletti e il caso del vaccino ad andrea scanzi
Stando a quanto da lui detto a Cartabianca e scritto sui post, non pare i suoi genitori rientrino in questa categoria. E comunque visti i tanti impegni non sembra che lui fornisca assistenza "continuativa".
Ps: Scanzi poteva iscriversi alla panchina senza rientrare nella categoria di convivente o caregiver? No. Lo spiega una nota dell'Usl Toscana Sud Est consegnata al Riformista (leggi qui) e anche il portale della Regione: "Per iscriversi è necessario entrare sul portale di prenotazione nella categoria di appartenenza". Se non sei convivente di un "vulnerabile" o caregiver di un disabile non puoi farlo.
ANDREA SCANZI CON IL PADRE LUCIANO
2 – CASO SCANZI, LA DOCUMENTAZIONE ASL ARRIVA IN PROCURA
L'indagine interna portata avanti dalla Asl Toscana Sud Est si è conclusa, il materiale - con la ricostruzione della vicenda che ha portato alla vaccinazione del giornalista Andrea Scanzi con il siero AstraZeneca il 19 marzo scorso - è stato inviato alla Procura di Arezzo, guidata dal dottor Roberto Rossi che nei prossimi giorni prenderà in esame la documentazione.
ANDREA SCANZI CON IL PADRE LUCIANO
La magistratura aretina aveva avviato un approfondimento conoscitivo dopo la segnalazione della polizia giudiziaria: non ci sono indagati, né sono ipotizzati reati. Una segnalazione, quella alla procura, arrivata a seguito del clamore mediatico originatosi sui social: era stato lo stesso Scanzi a dare notizia dell'avvenuta vaccinazione al Centro Affari come "riservista" a fine giornata, dopo la sospensione temporanea di AstraZeneca che aveva fatto scattare la rinuncia alla somministrazione di più persone.
andrea scanzi 3
La ricostruzione a Cartabianca
Il giornalista era più volte intervenuto - con post e dirette social - a seguito delle polemiche sollevate da chi lo aveva accusato di essere passato avanti a qualcuno. E in tv a Cartabianca aveva ripercorso l'intera vicenda, iniziata a febbraio: "Ho scritto al mio medico dicendo: 'So che non rientro in nessuna categoria, se dovessero cambiare le regole e senza rubare il posto a nessuno, chiamami.
Mi chiama il 3 marzo e mi dice 'Andrea, la Asl sudest Toscana ha deciso di fare questa lista perché molte dosi non vengono usate'. Se è tutto lecito, facciamolo. Mi ha detto che avrebbe dato il mio numero di telefono al responsabile di zona: 'Potrebbero non chiamarti, devi essere ad Arezzo quando ti chiamano, non pretendere di scegliere il vaccino'.
andrea scanzi con i suoi genitori
Non è successo nulla fino al 14 marzo, nessuno mi ha cercato. Poi il generale Figliuolo (commissario per l'emergenza covid, ndr) è andato in tv da Fabio Fazio dicendo che non bisogna sprecare nemmeno una dose e bisogna darla piuttosto a chiunque passi. Il 15 marzo arriva l'ordinanza di Figliuolo.
A quel punto io mando un messaggio al mio medico e al responsabile della Asl, dicendo che sono disponibile e non ho paura di AstraZeneca: 'Se dovete buttare via una dose, chiamatemi perché io sono disponibile'. La Asl mi ha scritto un messaggio alle 16 di venerdì 19, dicendo 'si tenga pronto'. Alle 18 mi è arrivato il messaggio 'venga al Centro Affari di Arezzo'".
ANDREA SCANZI CON IL PADRE LUCIANO
Il requisito che avrebbe fatto scattare la possibilità del vaccino, nei giorni in cui su AstraZeneca si registravano rinunce, era quello di essere figlio unico di genitori vulnerabili. "I miei genitori - aveva spiegato Scanzi a Cartabianca - si sono iscritti il 17 marzo alla lista dei soggetti estremamente vulnerabili e attendono il vaccino Moderna.
Mio padre ha avuto 2 infarti, ha 5 stent, è cardiopatico, è diabetico e ha anche un glaucoma. Mia madre è malata oncologica: se dovete mandare insulti, mandateli a me".
Le polemiche
michele anzaldi
Ci sono stati vari attacchi al giornalista, nei giorni scorsi, circa l'opportunità del vaccino. Molto attivo il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi che, da membro della Vigilanza della tv pubblica, si è speso per la sospensione di Scanzi dalla Rai. E nell'ultima puntata di Cartabianca con Bianca Berlinguer, Scanzi non c'era: "Ho appreso - ha detto la conduttrice in apertura - che la Rai avrebbe investito il Comitato etico della scelta di vedere se poteva essere confermato o no nella trasmissione.
Per mia responsabilità, per mia scelta, ho deciso di sospendere la sua partecipazione a questa puntata, ne ho parlato anche con lui. Ma spero di riaverlo con noi presto". A sopresa, l'ultima difesa di Scanzi arriva da Vittorio Feltri: "Mica ha ammazzato nessuno. Ha fatto un vaccino e ha fatto bene (...). A me è anche antipatico ma non possiamo difendere solo chi ci sta simpatico".
andrea scanzi 1
Da ricordare che una settimana fa c'era stato lo scontro con un altro esponente di Italia Viva, Maria Elena Boschi, con un scambio social molto acceso. Boschi aveva lanciato accuse a Scanzi ("non poteva vaccinarsi"), che - mai tenero con i renziani (anche l'ultimo libro è dedicato a Matteo Renzi) - aveva risposto: "La mia vaccinazione? Tutto cristallino. Ci rivedremo presto in altra sede".