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    SCAZZO A 5 STELLE NELLA COMUNITA’ EBRAICA ROMANA


     
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    Paolo Brogi per Il Corriere della Sera

    HAARETZHAARETZ

    Grillo divide la Comunità ebraica romana. Non tutti sono d'accordo sul modo di comunicare scelto dal presidente della Comunità Ebraica nella Capitale, Riccardo Pacifici, che nei giorni scorsi aveva lanciato un grido d'allarme per il fatto, sostanzialmente, che il movimento di Grillo e soprattutto il suo blog fanno da cassa di risonanza per posizioni antisemite.

    Una deriva che ha spinto Pacifici a ipotizzare la possibilità di un futuro in cui gli ebrei lasciano l'Italia. Con una lettera formale 8 rappresentanti della lista di sinistra Hazack annunciano le loro dimissioni dagli incarichi nella giunta e in quelli esterni.

    Riccardo Pacifici Gianni Alemanno e Naor GilonRiccardo Pacifici Gianni Alemanno e Naor Gilon

    GIUNTA IN CRISI
    A dimettersi dalla «Giunta di coalizione» sono Guido Coen e Giacomo Moscati, tra gli altri sei dimissionari che ricoprono incarichi esterni ci sono esponenti noti come Victor Magiar, Livia Ottolenghi, Serana Terracina ed Emanuele Pace. Completano le dimissioni Massimo Bassan e Dora Piperno.

    Pacifici Alemanno e GilonPacifici Alemanno e Gilon

    A innescare il malumore è stata un'intervista del quotidiano israeliano Haaretz che in un servizio a più puntate sull'Aliya ha raccolto l'opinione amara di Riccardo Pacifici che ha ricordato quanto già detto subito dopo la strage di Tolosa nei confronti dei forti rigurgiti di antisemitismo da cui l'Italia è tuttaltro che esente e che ha trovato in posizioni espresse dentro il Movimento dei Cinque stelle alcune risonanze ritenute pericolose.

    GIANNI ALEMANNO SHULAMITH ORVIETO OREN RICCARDO PACIFICIGIANNI ALEMANNO SHULAMITH ORVIETO OREN RICCARDO PACIFICI

    «E' ORA DI COMPRARE LE VALIGE»
    Pacifici in quella occasione ha ricordato che se per gli ebrei italiani non è il momento di fare le valige, è comunque il tempo di comprarle. Smentita invece dallo stesso Pacifici l'affermazione riportata da Haaretz e cioè che Grillo sarebbe peggio del fascismo. Queste opinioni piuttosto forti avevano già indotto a caldo il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, a formulare un distinguo. E ora ecco la sterzata degli esponenti di Hazack. Riccardo Pacifici, interpellato, ha annunciato un suo comunicato nelle prossime ore.

    GRILLOGRILLO

    STRATEGIA DI COMUNICAZIONE
    Che cosa scrivono gli otto esponenti di Hazack? Innanzitutto «ribadiscono il loro dissenso nei confronti della strategia di comunicazione e della metodologia decisionale attuate dal Presidente in carica della Comunità Ebraica Romana, Riccardo Pacifici. Particolarmente grave e intempestivo, in questo delicato momento della vita pubblica italiana, è l'ultimo episodio, la sua intervista rilasciata ad Haaretz e appresa dai consiglieri solo attraverso i mass media, anche se in parte esprime preoccupazioni condivisibili».

    VICTOR MAGIAR E GIULIANO GALLO - Copyright PizziVICTOR MAGIAR E GIULIANO GALLO - Copyright Pizzi

    «OPINIONI DA CONCORDARE SEMPRE»
    «Di fronte a questo modo di rappresentare la CER - scrivono i dissidenti - , riteniamo che sia necessario dare le dimissioni da membri di Giunta e dagli incarichi che abbiamo ricevuto dalla Giunta. Far parte di una Giunta di coalizione vuol dire condividere le modalità di comunicazione delle opinioni e delle preoccupazioni degli ebrei romani, che devono essere sempre concordate, come è stato ribadito più volte sia in Giunta che in Consiglio CER. Far parte di una Giunta di coalizione significa che il Presidente non ha la delega a esternare qualsiasi suo pensiero secondo tempi e modalità da lui decise senza un confronto con l'ufficio di presidenza, o con la Giunta o con il Consiglio».

    GIACOMO MOSCATI ROSA CALIPARIGIACOMO MOSCATI ROSA CALIPARI

    «VIGILARE CONTRO INTOLLERANZA»
    Infine un passaggio su Grillo e il suo movimento, a cui anche Hazack non fa comunque sconti. «L'indubbia tolleranza, da parte del Movimento Cinque Stelle, sulla presenza di commenti sul suo blog di affermazioni antisemite, razziste e xenofobe ci deve spingere tutti a vigilare su questi fenomeni - scrivono gli esponenti di Hazack -. Siamo in disaccordo con l'allarmismo strategico del Presidente circa l'emergenza di lasciare il nostro Paese, e lo abbiamo ribadito fin dalla sua prima esternazione in proposito, un anno fa. I Consiglieri della lista Hazak continueranno comunque a svolgere costruttivamente il loro ruolo di consiglieri della Comunità Ebraica di Roma, come da mandato elettorale».

     

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