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    SCAZZO SOCIAL TRA MYKHAILO PODOLYAK, CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY E IL PRESIDENTE BRASILIANO LULA CHE, AI MEDIA INDIANI, HA DETTO CHE PUTIN NON SARÀ ARRESTATO QUALORA DECIDESSE DI PARTECIPARE AL VERTICE DEL G20 DI RIO DE JANEIRO DEL 2024, NONOSTANTE PENDA SU DI LUI UN MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE - PODOLYAK HA BACCHETTATO: “PERCHÉ AVERE BISOGNO DI REGOLE SE SI INTENDE INFRANGERLE IN NOME DI UNO SCANDALOSO POPULISMO? LULA È L'AUTORE DELLA NUOVA NEO/REALPOLITIK: ROMPERE TUTTO QUELLO CHE SI PUÒ”


     
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    (ANSA) - ROMA, 10 SET - Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Zelensky, replica su X al presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che ai media indiani ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin, su cui pende un mandato di cattura della Corte penale internazionale per la guerra contro l'Ucraina, non sarà arrestato qualora decidesse di partecipare al vertice del G20 di Rio de Janeiro del 2024, sotto la guida del Brasile.

     

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    "Infatti, perché ratificare lo Statuto di Roma se non lo si intende applicare? Perché costruire la reputazione di un paese solo per vederla annullata per il bene di... invitare un soggetto, Putin, nel 2024 che afferma regolarmente di commettere intenzionalmente crimini contro gli ucraini?", scrive Podolyak. "Perché avere bisogno di regole se si intende infrangerle in nome di uno scandaloso populismo? Il presidente brasiliano Lula è l'autore della nuova neo/realpolitik: rompere tutto quello che si può. Oppure lunga vita al caos per il bene degli assassini russi!", conclude il consigliere di Zelensky.

    vladimir putin papa francesco vladimir putin papa francesco

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