Mario Gerevini per il Corriere della Sera - Estratti
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I legali della famiglia Berlusconi e i manager della Fininvest sono lavoro per l’ordine del giorno e la convocazione, ormai imminente, delle assemblee straordinarie che cambieranno la governance delle holding al vertice del gruppo. Nel frattempo è stata presentata all’Agenzia delle Entrate - scrive giovedì Repubblica - la richiesta di esenzione dalle imposte di successione.
Patto a tempo e statuti
Il patto che regola i rapporti tra i cinque fratelli si scioglierà nel momento in cui le assemblee del “sistema Fininvest” approveranno i nuovi statuti che recepiscono gli accordi presi dopo l’accettazione dell’eredità (impegno a non vendere le quote per 5 anni, nomina consiglieri ecc). Resta invece autonomo il patto a due tra Marina e Pier Silvio Berlusconi che blinda il controllo Fininvest, sebbene nessuno lo detenga singolarmente.
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La richiesta di esenzione dalla tassa di successione
Sotto il profilo fiscale la richiesta alle Entrate, presentata pochi giorni fa come allegato agli atti della successione dal notaio Mario Notari, si basa su norme di legge che consentirebbero l’esenzione. In particolare il Testo unico su successioni e donazioni del 1990 che per i trasferimenti di aziende regola l’esenzione «a condizione che gli aventi causa proseguano l’esercizio dell’attività d’impresa o detengano il controllo per un periodo non inferiore ai cinque anni». E questo dovrebbe essere il caso dell’eredità Berlusconi.
Il valore dell’eredità
L'EREDITA DI BERLUSCONI - MEME BY EMILIANO CARLI
Secondo l’atto del notaio Notari il patrimonio netto dell’eredità ammonta a 458 milioni, di cui 423 di competenza delle quattro holding che detengono il 61,2% di Fininvest (ex Silvio Berlusconi) e 35 milioni per immobili (le tre ville intestate direttamente al Cavaliere, a valore catastale) mobili, opere d’arte e barche. Tuttavia il valore “di mercato” dell’eredità Berlusconi è stimato in almeno 4 miliardi. Dunque viene chiesta l’esenzione per i 423 milioni sulla base del Testo unico e anche dei 35 milioni perché la legge prevede una franchigia applicabile a questo caso. Per i lasciti, Marta Fascina (100 milioni), Paolo Berlusconi (100) e Marcello Dell’Utri (30) pagheranno l’8% ciascuno. Ora tocca all’Agenzia delle Entrate rispondere.
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Che regole valgono per l’eredità Del Vecchio?
Le norme a supporto della richiesta dei Berlusconi valgono anche per l’eredità di Leonardo Del Vecchio? Il quadro è molto diverso. L’esenzione scatta quando passa di mano la maggioranza e questa viene vincolata per 5 anni. Nella successione Del Vecchio invece non transita la maggioranza della cassaforte Delfin ma solo una quota del 25% lasciato alla vedova Nicoletta Zampillo che in seguito ha girato metà della quota al figlio Rocco Basilico.
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