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    “ELLY SCHLEIN DIA UNA PROVA DI PACIFISMO” – DOPO CHE IL PD HA COMINCIATO A ERODERE CONSENSO AL M5S, CONTE SI SMARCA E TROVA L'OCCASIONE DI UN ATTACCO FRONTALE AI DEM – “CHIEDIAMO ALL’ITALIA E AL GOVERNO UNO SFORZO DIPLOMATICO. CI STANNO TRASCINANDO IN GUERRA...” - MA IL PD FA QUADRATO SUL "DIRITTO ALL'AUTODIFESA" DELL'UCRAINA - LE PRIME CRITICHE ALLA SEGRETERIA SCHLEIN CON IL MONITO DI PRODI


     
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    Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

     

    ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

    L’occasione che il M5S aspettava arriverà tra oggi e domani, in Parlamento: dimostrare che il «vero» pacifismo è quello grillino; che il Pd di Elly Schlein rimane a favore dell’invio di armi all’Ucraina, pur ammorbidendo i toni e chiedendo un’iniziativa diplomatica; e dunque bisogna diffidare. Sarebbe la prima volta dopo diverse settimane che il Movimento può cercare di divincolarsi da un abbraccio che lo sta soffocando nei sondaggi; e che gli sottrae uno a uno i suoi temi-bandiera. E potrà attaccare di nuovo il Pd in modo frontale.

     

    L’ex sindaca di Torino, oggi deputata, la grillina Chiara Appendino, domenica ha dichiarato in tv su La Sette di essere contenta quando gli alleati convergono sulle posizioni del M5S. In realtà, le reazioni stizzite e i toni aciduli con i quali i Cinque Stelle e i loro cantori bollano da giorni le parole di Schlein sul salario minimo e i diritti civili, dicono il contrario. L’agenda radicale della nuova segretaria del Pd è considerata un’insidia per i progetti di primato del Movimento tra le opposizioni. Si aspetta soltanto un pretesto.

     

    ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE MEME BY OSHO ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE MEME BY OSHO

    Per questo, la risoluzione con la quale il partito di Schlein oggi in Senato dovrebbe riaffermare il diritto all’autodifesa dell’Ucraina, è attesa come una manna dai grillini. «Mi auguro che il Pd possa, anche col nuovo vertice, compiere una scelta nella direzione che noi abbiamo già intrapreso», ha detto ieri il leader, Giuseppe Conte. «In tanti riforniscono di armi ma ci deve essere qualcuno che imprime una svolta e noi vogliamo che sia l’Italia». Ma è una politica che i dem non possono avallare.

     

    (…) Ma soprattutto, spuntano le prime critiche alla segreteria Schlein, che rischia di ridursi a nuovismo. Romano Prodi, fondatore dell’Ulivo, benedice il rinnovamento. «Purché», ammonisce «non sia solo di piazza».

     

     

    Estratto dell'articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”

     

    Le fotografie in piazza, gli intermezzi televisivi, abbracciati e sorridenti.

     

    Ma poi anche i sondaggi, con il Partito democratico che prende punti e li guadagna tutti sui 5 Stelle. Quello che da oggi andrà in scena in Parlamento – con il voto sulle risoluzioni in vista del Consiglio europeo di questa settimana – va letto in questa direzione: Giuseppe Conte e il suo Movimento hanno bisogno di trovare un argomento su cui smarcarsi dal Pd a trazione Elly Schlein. Che oltre a mangiare temi (salario minimo, lotta alla povertà), dicono gli ultimi numeri, ha cominciato a erodere in maniera importante anche consenso.

     

     

    ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE A FIRENZE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE A FIRENZE

    Che fare dunque? Ribadire un no secco all’invio di nuove armi per la difesa ucraina e «mettere alla prova il pacifismo della Schlein, vediamo se davvero come dice vuole dare voce a quello che pensano i suoi elettori », ragionava ieri sera un importante esponente del Movimento. L’occasione, si diceva, è la votazione sulla risoluzione nella quale il centrodestra andrà unito e le opposizioni, invece, in ordine sparso.

     

    (...)

     

    «Sulle armi – ha detto l’ex presidente del Consiglio – abbiamo già dato. Chiediamo all’Italia e al Governo uno sforzo diplomatico: c’è bisogno di qualcuno che imprima la svolta per fermare questa escalation militare. Se si continua così ci si trascina in guerra. Mi auguro che il Partito democratico possa fare questa scelta in una direzione che noi abbiamo già intrapreso».

    GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN MEME BY DAGOSPIA GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN MEME BY DAGOSPIA

     

    «Giuseppe cerca un posto al sole Ma la posizione del Pd è sempre stata chiara e non può cambiare», spiegavano ieri ex ministri del governo Conte. Nella bozza del testo della risoluzione che il partito presenterà oggi non si fa menzione alle armi – «ma proprio perché non ce n’è bisogno: stiamo discutendo di altro» dicono i senatori dem – però c’è una posizione molto chiara sul «diritto all’autodifesa dell’Ucraina», sulla condanna per l’atteggiamento della Russia, la necessità di lasciare isolato Putin, a maggior ragione dopo l’ordine di arresto della Corte penale internazionale dell’Aia. E contemporaneamente ribadendo l’impegno dell’Unione europea per la pace.

     

    Che accadrà dunque oggi in aula?

    Praticamente impossibile che si possa andare con una mozione unica.

    Così come è molto difficile che la presidenza accetti di procedere a pacchetti consentendo, cioè, di votare alcuni punti e altri no, cosa che permetterebbe alle opposizioni di spaccarsi solo sull’Ucraina.

     

    Dunque, molto probabilmente il Governo si presenterà unito e gli altri tutti in ordine sparso, a conferma che difficilmente la premier Giorgia Meloni troverà in questi mesi in Parlamento un fronte opposto compatto e coeso. Per dire: ieri i 5 Stelle, ma anche Sinistra italiana, hanno attaccato la decisione di ospitare 20 militari ucraini per un addestramento nella caserma Santa Barbara, sede del comando artiglieria contraerei dell’Esercito, per imparare a utilizzare il Samp-T, un sistema antimissile che dovrebbe andare in Ucraina.

     

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