Alessandro Pasini per il “Corriere della Sera”
ROSSI PEDROSA LORENZO
La sfida in pista è durata un attimo: Lorenzo scatta dalla pole, Rossi lo sorpassa al secondo giro, stop. Quella fuori è stata più lunga e più dura. Tutto comincia quando un giornalista in conferenza stampa chiede a Lorenzo che cosa pensa del sorpasso di Rossi.
Risposta: «Una mossa troppo aggressiva, ma si sa che questo è il suo stile…». Rossi ride ironicamente, ad alto volume e qui inizia la velenosa rumba in inglese, la lingua ufficiale delle conferenze. «Non è vero. Riguardati il video», dice Rossi.
Lorenzo ribatte che «se io non avessi alzato la moto, sarei caduto; avresti potuto sorpassarmi in qualsiasi altro punto». Rossi replica: «Cosa dovrei dirti, cosa dovrei dire a Marquez, che a Silverstone ha fatto 13 sorpassi così?
ROSSI
E poi anche tu sei uno aggressivo nei sorpassi». «Ah sì, e quando?», domanda Lorenzo. Vale tentenna: «Ora non mi viene in mente, ma è così». Lorenzo gli dice di non ridere: «Rispetta la mia opinione, la direzione gara potrebbe avere un' idea diversa».
L' attimo è breve ma viene percepito come eterno, tra l' imbarazzo evidente di Pedrosa, seduto in mezzo, e la sensazione che tutto possa degenerare con insulti o peggio. Ma i due nemici per fortuna la chiudono lì, riprendendola solo a distanza a conferenza finita.
Rossi dice: «Non ci sto che si dica che io sorpasso sporco». Lorenzo ne fa anche una questione di stile extra pista: «A 37 anni dovrebbe imparare a essere educato. Purtroppo lui ha questa brutta abitudine di non rispettare gli altri: io parlavo e lui ha cominciato a ridere...».
ROSSI LORENZO ROSSI LORENZO MARQUEZ