Roberto Giovannini per La Stampa
Valtur
Non c'è pace nemmeno nei villaggi vacanze. Una vertenza sindacale minaccia di guastare - almeno per un giorno, in cui chi pulisce le camere, cucina o fa l' animazione a bordo piscina incrocerà le braccia - la vacanza di migliaia di turisti presenti nei villaggi di Valtur, la società che controlla una quindicina di villaggi al mare specie nel Sud e nelle Isole.
valtur marina di ostuni
Proprio ieri infatti i sindacati confederali del settore turistico hanno dichiarato lo stato di agitazione, e proclamato una giornata di sciopero per protestare «contro la precarizzazione del lavoro» praticata dal nuovo management e dalla nuova proprietà, la Investindustrial del finanziere Andrea Bonomi, che da pochi mesi ha rilevato il marchio storico per cercare un difficile rilancio dopo anni di gravi difficoltà. Valtur sta per «Valorizzazione Turistica», e venne fondata nel 1964 da Raimondo Craveri; ma il vero e proprio boom avvenne dopo il 1975, l' epoca in cui un certo Rosario Fiorello dette prova della sua capacità di animatore al Villaggio di Brucoli, in provincia di Siracusa, prima come aiuto cuoco e poi come capoanimatore.
valtur marilleva
Negli Anni 80 il modello del «villaggio» - quel turismo in cui dal momento dell' arrivo, fino al ritorno all' aeroporto il cliente viene preso in carico, seguito e «animato» quasi in ogni istante della sua giornata - diventò un plastico simbolo di un' Italia che aveva scoperto un nuovo livello di benessere. E così centinaia di migliaia di persone, dalla segretaria single esaurita all' imprenditore di mezz' età, dalla famigliola di impiegati al bancario stressato, scoprirono le delizie del villaggio e la voglia di investire i propri sudati risparmi per una settimana scandita da mille trovate di «coinvolgimento».
ANIMAZIONE VALTUR
Saluto al sole, spiaggia e piscina, lezioni di aerobica, di bridge, canoa, spettacolini in spiaggia, pranzo collettivo, socializzazione post pranzo, esibizioni musicali, pennichella pomeridiana, altro mare, partite di «tennis-padella», cena, spettacolo serale, discoteca. Fu un successone. Per Valtur però poi arrivarono anni difficili: un proprietario accusato di connessioni con la mafia, una fase di amministrazione controllata, altri due passaggi di proprietà fallimentari. E soprattutto, le conseguenze della crisi economica, che dal 2008 in poi cambiò redditi e propensioni degli italiani. Addio villaggio, avanti il «mordi e fuggi». Il rilancio Dall' aprile del 2016 Valtur è entrata a far parte del gruppo Bonomi. Nuova gestione, promesse di rilancio, i «villaggi» che vengono chiamati «resort», investimenti, nuove strategie per conquistare clienti.
FIORELLO ANIMATORE NEI VILLAGGI
Ad esempio, chi non ha tempo (o soldi), invece di fare la classica settimana oggi può anche andare per soli 4 giorni. Un rilancio che ha funzionato, a vedere le presenze: ma che è stato fatto a spese di chi lavora, dicono i sindacati, non mantenendo le promesse fatte dalla nuova gestione. Per risparmiare sul personale, Valtur ha «esternalizzato» tutte le attività - dall' animazione alla pulizia delle camere - a società che, sempre a detta dei sindacati, non rispettano i contratti di lavoro veri e sottopagano del 20% e più il personale, quasi tutto stagionale. Addio anche al diritto di precedenza, che permetteva ai dipendenti di essere richiamati ogni stagione, e addio alla «mini disoccupazione». Dunque, sciopero.