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Comunicato da “La Zanzara - Radio 24”
“Non pagherò più le tasse e inviterò i froci come me a non pagarle più. Casomai mettiamo una tassa di un euro su ogni errore di grammatica dei parlamentari in aula e in un anno risaniamo il debito pubblico”.
Tommaso Cerno, giornalista, direttore del Messaggero Veneto e omosessuale, lancia l’idea di uno sciopero fiscale dei gay italiani per la mancata approvazione della legge Cirinnà. “Adesso – dice Cerno – vedo se posso assumermi la responsabilità penale di non pagarle, essendo un dipendente. Sono disposto anche ad andare in galera e in tribunale come Mandela. E in tribunale dirò ai giudici: chi state processando? Non esisto”.
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“Se la costituzione dice – prosegue Cerno – che i cittadini sono uguali, e invece non lo sono allora le imposte le paghino gli etero. Se mi ferma un vigile gli rispondo: io non esisto, la multa la faccia alla signora a fianco che è etero e dunque esiste. E’ la democrazia resistente, si fa lo sciopero fiscale fino a uguaglianza ottenuta. Lo Stato funziona solo quando prende i soldi, bisogna colpirlo in queste cose”.
Lucio Malan
“Uso tranquillamente la parola frocio – dice ancora Cerno – perché sono consapevole di quello che sono. Sono frocio più che omosessuale”. “I vari Giovanardi e Malan – dice Cerno –devono affrontare la discussione a viso aperto non produrre migliaia di inutili emendamenti con programmi di software. E devono dire grazie all’inventore del computer, Alan Turing, un frocio che fu castrato chimicamente. Malan cosa ha inventato?”.
“E’ assurdo dare la colpa all’opposizione e ai grillini – dice ancora Cerno – per la storia del supercanguro e della Cirinnà. La colpa è sempre della maggioranza. E’ da fascisti dare la colpa all’opposizione”.
E l’adozione?: “Io i bambini non li ho mai sopportati. Ho fatto le scuole dalle suore e proprio dalle suore ho dato il primo bacio a un uomo a sei anni. Molte donne volevano venire con me ma si sono fermati alla cintura. Mai stato con una donna” . Vendola? “Sono contro la pratica dell’utero in affitto. Già quello gratis non mi piace, figuriamoci in affitto”
GIOVANARDI CERNO CERNO