RAFA LEAO EMPOLI
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
Leao e Kvaratskhelia sono stati i due giocatori più determinanti di queste prime 8 giornate. Solo Dybala, per qualità e peso nella partita, è arrivato vicino alla loro presenza. Ma Dybala è una vecchia buona abitudine ritrovata. Kvara e Leao sono adesso «cose» che si moltiplicano sotto gli occhi. Giocano entrambi all'ala, partono dalla stessa zona di campo, ma sono molto diversi.
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Hanno un modo di correre e preparare il dribbling quasi opposto. Kvara è magro, agile, cerca spazio con le finte, è quasi disordinato nel dribbling, cosa che lo rende incomprensibile. Leao conquista campo apparendo, ha una grazia da ballerino russo, gli basta mandare la palla avanti per avere il metro di vantaggio che gli serve. In sostanza Leao è verticale quanto Kvara è pieno di spigoli e curve, ma il risultato è spesso simile.
RAFA LEAO EMPOLI
Leao forse dà l'idea di dipendere solo da se stesso. Kvara è più classico, quindi più tipico, nervoso, direi europeo, teoricamente arginabile. È un giocatore che sembra di aver già visto, in Meroni, in George Best, in altri epigoni. Resti sempre stupito, ma conosci il genere. Leao prende alle spalle per la sua evidenza sconosciuta. Leao è al terzo anno in Italia e continua a migliorare. Kvara è nato più in fretta, è difficile prevederne l'evoluzione. Ha qualcosa di eccezionale dentro che ancora non è stato scoperto. Lo troverà abituandosi a un calcio che Leao invece conosce già.
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