TRAFFICO DI ESSERI UMANI
(ANSA) - La polizia della provincia meridionale vietnamita di An Giang, nel Delta del Mekong, ha identificato almeno quattro diversi casi di traffico di esseri umani al confine tra Vietnam e Cambogia: lo riporta il giornale Vietnam Plus. La scoperta è avvenuta in seguito alla fuga di quaranta persone - costata la vita ad un ragazzo di 16 anni - avvenuta il 18 agosto scorso, quando il gruppo ha attraversato illegalmente il confine, gettandosi nelle acque del fiume Binh Di.
TRAFFICO DI ESSERI UMANI
Salvati da pescatori locali, i fuggiaschi sono stati poi fermati dalle guardie di confine, alle quali hanno raccontato di essere scappati da un casinò situato nel comune di Sampeou Poun, nella provincia cambogiana di Kandal, dove erano costretti a lavorare senza retribuzione né orario. Le indagini hanno portato ad identificare due cittadini vietnamiti, un uomo e una donna residenti nel distretto di An Phu, il 33enne Le Van Danh e la 41enne Nguyen Thi Le.
TRAFFICO DI ESSERI UMANI
Arrestati il 22 agosto, i due hanno confessato di aver trasportato illegalmente il gruppo. La coppia riceveva poco più di quattro dollari per ogni persona arrivata a destinazione in Cambogia. Il direttore del Dipartimento provinciale di Pubblica sicurezza, colonnello Dinh Van Noi, ha affermato che sono stati scoperti altri traffici di esseri umani simili a questo e che "operano attraverso varie province vietnamite, con complici in Cambogia, per fornire manodopera illegale ai casinò di confine". "Le autorità cambogiane stanno cooperando con noi attivamente per indagare sui casi di traffico di esseri umani che coinvolgono lavoratori vietnamiti", ha aggiunto.