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    SE BELLA VUOI APPARIRE, IL PIGIAMA DEVI FAR SPARIRE – CARE DONNE, SE PENSATE CHE LAVORARE IN SMART WORKING VI CONCEDA LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARVI ALLE VIDEOCHIAMATE CON I COLLEGHI SFATTE, O PEGGIO IN PIGIAMA, VI SBAGLIATE: SIETE COMUNQUE A LAVORO E DOVETE OPTARE PER SOLUZIONI SÌ COMODE, MA ADEGUATE ALLA SITUAZIONE – SÌ ALLO STYLE CASUAL, NO ALLE TUTE EXTRA LARGE E IL PIGIAMA SOLO SE…


     
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    Silvia Cutuli per “il Messaggero”

     

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    Ciak si gira: no al pigiama, sì alla tuta super glamour quando la telecamera ci inquadra tra le mura domestiche in modalità smart working per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Tra riunioni via Skype e video conferenze di gruppo, entriamo nell'ordine di idee di comportarci quasi come se dovessimo andare in ufficio: vestiamoci comode in modo intelligente, smart per l'appunto, stiamo pur sempre lavorando.

     

    Mai sembrare appena scaraventate giù dal letto: unica eccezione per le più pigre, il pigiama con giacca vestaglia e pantalone morbido che diventa il nuovo tailleur da casa, da mezzanotte a mezzogiorno.

     

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    In seta a stampa paisley alla maniera di Alexa Chung, fashion designer inglese che dedica la collezione AC Sleep al pigiama da giorno, poco pratico per le faccende domestiche ma sicuramente di grande impatto nella videoripresa.

     

    LA FELPA CANGIANTE

    Del resto se sullo schermo belle si vuole apparire, qualche pena si deve soffrire: divieto assoluto per la tuta extra large da maratona di serie tv, mood sportivo sì ma con dettagli moda. Da Gucci il completo in jersey tecnico, giacca con zip e pantalone da jogging, è decorato da bande arcobaleno; mentre la felpa con cappuccio è in seta cangiante da Intimissimi.

     

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    Poco importa poi se con la tuta indossate le sneaker o le ciabatte, la migliore inquadratura è il mezzo busto e le vostre gambe finiranno fuori campo. «Per le video riunioni è consigliato inquadrare la figura dalla vita in su come nei telegiornali consiglia Elisabetta Cavatorta, stylist per Grazia.it - sfruttiamo una buona luce e indossiamo un colore che risalti sullo sfondo scelto».

     

    Come mostrarsi al meglio, ricordando che l'abito anche a distanza fa comunque il monaco? «Dipende da chi c'è dall'altra parte - precisa la stilista Caterina Moro - Le regole di abbigliamento dipendono dal proprio ambito lavorativo: ci si veste come ci si sarebbe vestiti per fare quello stesso incontro di persona, con uno stile più casual assodato che ciascuno parla dalla propria abitazione».

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    LO STILE CASUAL

    Se il contesto di lavoro non è particolarmente creativo, o se si è in videochiamata con il capo, meglio optare per un look più sobrio: «Per risultare professionali anche da casa ma senza perdere un tocco glamour, punterei su una bella camicia con una manica importante», suggerisce la designer Federica Tosi.

     

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    Giacca sì oppure no? «Puntiamo su un look business casual: un pantalone ampio, anche a vita alta abbinato a un cardigan in maglia al posto della giacca più rigorosa - risponde lo stilista Michele Miglionico - in alternativa jeans e blusa morbida, con le ballerine d'ordinanza anche se non inquadrate. Uno stile senza eccessi come impone il momento, ma con un'immagine femminile e professionale», conclude.

     

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    Attenzione poi alle fantasie: meglio evitare le righe, che possono distrarre lo spettatore e sgranare sullo schermo con un effetto fastidioso. Con la tinta unita non si sbaglia mai, e se colpo di colore deve essere, che sia la stampa di un arcobaleno: chissà che non torni presto il sereno, come sembra suggerire il pull di Ultrachic per la primavera/estate 2020.

     

    Un ultimo dettaglio prima di accendere la videocamera, lo suggerisce Barbara Biffoli, designer di gioielli: «Indossate un gioiello semplice e non esagerato nelle proporzioni, come una collana con un ciondolo punto luce o un anello a fascia dalle pietre cangianti, purché non gesticoliate troppo».

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    IL CORRETTORE

    Il viso non deve mostrare segni evidenti di stanchezza: «Consiglio l'uso di un correttore fluido la mattina in modo da dare luce al contorno occhi - precisa Pablo, responsabile artistico del make-up Gil Cagnè - aggiungete un tocco di cipria per uniformare la carnagione e una passata di mascara che enfatizza lo sguardo». Sì al rossetto in tonalità accese per reagire ai tempi grigi.

     

    E se è vero che il colore migliora l'umore, fate il pieno di accessori vitaminici a partire da mollette e cerchietti per i capelli. «Giochiamo con fasce e fermagli colorati per distrarre l'attenzione dai capelli non freschi di messa in piega suggerisce l'hair stylist Cristiano Russo puntate su code basse e raccolti morbidi quando la capigliatura ha perso volume. L'effetto messy, finto spettinato, è vincente».

     

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    Vietati al contrario, capelli non curati e barba incolta per i signori uomini. Evitiamo che il pubblico allunghi l'occhio su una camicia spiegazzata o sulle fantasie improbabili della cravatta, che in linea generale possiamo riporre nell'armadio. Basterà un pullover blu, autoritario quanto basta per conferire una certa credibilità anche lontano dalla scrivania. E quando finalmente la telecamera si spegne, concediamoci pure il caldo abbraccio del nostro pigiama di pile, quello sì in grado di farci sentire protette e al sicuro.

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