Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per repubblica.it
Elena Mezzalira sindaco del comune di Rosà
Niente pastasciutta antifascista per l'Anpi: potrebbe causare disordini. Questa l'incredibile risposta all'associazione partigiani della sindaca Elena Mezzalira del comune di Rosà, in provincia di Vicenza. L'evento voleva commemorare i sette fratelli Cervi che organizzarono nel 1943 una gran mangiata di pastasciutta per festeggiare la destituzione di Benito Mussolini, avvenuta il 25 luglio 1943. Questo perché "il nome dell'iniziativa può essere richiamo di disordini, problemi di sicurezza e ordine pubblico", ha risposto via mail la sindaca agli organizzatori.
"Questa sindaca è contro la Costituzione e quindi la democrazia. Non so se ha la tessera di Fratelli d'Italia o della Lega. Certo è una fascista che andrebbe rimossa dall'incarico e il comune Commissariato", dice il segretario di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. Tra l'altro a Porto Burci, sempre in provincia di Vicenza, i neofascisti hanno appeso uno striscione con su scritto "se manca olio, lo portiamo noi". Un richiamo al tristemente famoso olio di ricino con cui le camicie nere purgavano i propri oppositori durante il Ventennio.
pastasciutta antifascista anpi
L’Anpi protesta e assicura che “non smetteremo di denunciare alle autorità competenti e di diffondere unità e cultura”. Mentre il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni confida che “il prefetto di Vicenza si attivi subito per spiegare a questa esponente della destra cosa è la Costituzione della Repubblica”.
striscione contro la pastasciutta antifascista dell'anpi