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    SE MATTARELLA E LA MAFIA SCUOTONO VENEZIA - NEL FILM DI MARESCO SI PARLA DEL PRESIDENTE (E DEL PADRE E DEL FRATELLO), DEI MAFIOSETTI DI PALERMO E DEL FATTO CHE IL QUIRINALE NON ABBIA COMMENTATO LA SENTENZA DEL 2018 SUI RAPPORTI TRA STATO E MAFIA. L'ASSENZA DI MARESCO (COME SEMPRE) COSTRINGE ATTRICE E PRODUTTORE A SPIEGARE, E IL QUIRINALE A INVIARE UNA NOTA


     
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    franco maresco franco maresco

    Francesco Gallo per l'ANSA

     

    Sempre nel solito stile cinico-tv, con un iperrealismo esasperato che sprofonda nel grottesco, ormai un vero e proprio marchio di fabbrica, piomba al Lido in concorso per l'Italia LA MAFIA NON È PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA di Franco Maresco con Letizia Battaglia. E nel film, che alterna fiction anche a parti di animazione, c'è un non troppo velato attacco al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per non non aver commentato più di tanto la sentenza del 20 aprile 2018 che mostra la connivenza tra Stato e Mafia.

     

    Dice con ironia nel film Ciccio Mira, uno sconclusionato manager di neomelodici che interpreta se stesso, "in fondo è un palermitano e un palermitano, come si sa, non parla". "Tra le cose che il Presidente della Repubblica non può fare vi è, ovviamente, quella di commentare i processi e le sentenze della Magistratura", precisa il consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica, interpellato in merito. Nel film ancora il grottesco sguardo di Franco Maresco sulla Sicilia e la Palermo di oggi, la mafia e l'antimafia, con in prima linea la fotografa palermitana Letizia Battaglia e il ritorno di alcuni personaggi del suo 'Belluscone- Una storia siciliana', il tutto per commentare quanto resta del ricordo di Falcone e Borsellino a quasi trenta anni dalla loro morte.

    la mafia non e piu quella di una volta di franco maresco la mafia non e piu quella di una volta di franco maresco

     

    E proprio in questa occasione, come si vede nel film, il manager mette su un improbabile concerto neomelodico allo Zen 2 in onore di Falcone e Borsellino, ma tuttavia i suoi discorsi e quelli del suo storico manager, Matteo Mannino, continuano a tradire una certa nostalgia per la "mafia di una volta". O meglio, questo il tormentone di tutto il film, tutti gli intervistati del concerto, tra il pubblico, nelle piazze, nei mercati di Palermo sembrano impossibilitati a poter esprimere una frase semplice come: 'no alla mafia' e tantomeno 'viva Falcone e Borsellino'.

     

    la mafia non e piu quella di una volta di franco maresco la mafia non e piu quella di una volta di franco maresco

     Il film racconta poi, con il solito cinismo e tono surreale, questa volta attraverso un cartone animato, di una presunta occasionale amicizia della famiglia di Ciccio Mira - settanta anni Palermitano ex operaio, un arresto e un procedimento penale per associazione mafiosa - con quella dei Mattarella. Presunta amicizia che nella fiction è attribuita a un incidente che avrebbe fatto urtare l'auto del padre di Mira contro il cancello di casa dell'attuale presidente della Repubblica italiana.

     

    Da quell'incidente il film fa scaturire addirittura la passione di Mattarella per il cinema che, sempre secondo il racconto del film, avrebbe goduto di ingressi gratuiti al cinema Massimo di Palermo dove lavorava il padre di Mira. "Gli piacevano i film di Ingmar Bergman" dice Ciccio Mira storpiando il nome del regista svedese. Infine un riferimento al presidente quando, sempre il manager dei neomelodici, ricordando un suo amico in carcere, un certo Tiramisù, spiega che Mattarella potrebbe fargli un favore (quello della grazia?).

    sergio mattarella e il fratello piersanti ucciso dalla mafia sergio mattarella e il fratello piersanti ucciso dalla mafia

     

    Chiusura del film nel segno dell'omertà, virtù siciliana di origine squisitamente greca. Viene spiegato che l'espediente di Ulisse per sconfiggere Polifemo nell'Odissea, ovvero farsi chiamare Nessuno, sarebbe, alla fine, la madre di tutte le omertà mafiose. Nessun commento del regista Franco Maresco che non va a presentare il suo film al festival, c'è però la fotografa e co-protagonista Letizia Battaglia.

     

    "Franco rifugge platea, non è mai a suo agio, sfoga i malesseri nel lavoro, dorme troppo poco" dice subito il produttore Rean Mazzone a giustificare l'assenza del regista palermitano. "Certamente Maresco è un po' snob, ma di fatto oggi ci ha buttato nella mischia e lui non è venuto. Comunque - aggiunge Letizia Battaglia - meno male che Maresco c'è con il suo scetticismo. Del film non sono d'accordo con certe cose, ma comunque amo la sua ferocia". Sui riferimenti del film a Mattarella dice la Battaglia: "Non c'è polemica nel film almeno che non ve l'inventiate voi e poi, quelle cose, sono solo quello che pensa Ciccio Mira. Mattarella è una persona per bene, ma la cosa evidente che in quell'occasione non disse nulla".

    BERNARDO MATTARELLA BERNARDO MATTARELLA

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