Claudio Del Frate per il Corriere della Sera
SOFFIANTINI1
È morto l’imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini. Aveva compiuto 83 anni lo scorso sei marzo. Soffiantini nel 1997 fu vittima di un sequestro e rimase nelle mani di rapitori 237 giorni, dal 17 giugno, quando venne prelevato dalla sua abitazione di Manerbio, fino al 9 febbraio 1998 quando venne liberato ad Impruneta, in provincia di Firenze dopo il pagamento di un riscatto di cinque miliardi di lire. Il rapimento fui una delle ultime clamorose azioni dell’anonima sequestri asl Nord Italia. Il periodo in cui l’imprenditore bresciano rimase nelle mani della banda fu contrassegnato anche da un conflitto a fuoco costato la vita all’ispettore di polizia Samuele Donatoni.
IL PERIODO DEL SEQUESTRO
SEQUESTRO SOFFIANTINI SAMUELE DONATONI
Soffiantini era stato prelevato dalla sua abitazione di Manerbio la sera del 17 giugno 1997. Artefici del sequestro furono Mario Moro, un pastore sardo e Pietro Raimondi, di Manerbio: i due si erano conosciuti in carcere. Successivamente l’ostaggio era stato ceduto a un altro gruppo di banditi capeggiati da Attilio Cubeddu e Giovanni Farina e trasferito in Toscana, dove avrebbe trascorso tutto il periodo della prigionia.
I mesi trascorsi in mano all’Anonima si riveleranno per Soffiantini particolarmente duri: a parte i problemi di salute, all’industriale bresciano verranno tagliate parti di entrambe le orecchie e inviate ai familiari. Inoltre un blitz per la liberazione dell’ostaggio fallì e nel conflitto a fuoco rimase ucciso l’ispettore dei Nocs Samuele Donatoni.
Giuseppe Soffiantini
CUBEDDU ANCORA LATITANTE
Per la liberazione di Soffiantini furono pagato 4 miliardi in dollari americani ma successivamente le indagini portarono all’arresto di quasi tutta la banda. Giovanni Farina venne catturato in Australia (che dietro le sbarre è diventato poeta e ha pubblicato libri grazie all’aiuto proprio di Soffiantini) mentre è ancora oggi latitante Attilio Cubeddu.
Giovanni Farina sequestro soffiantini