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    1. COSÌ SE NE VA TONY SOPRANO, ALIAS JAMES GANDOLFINI, L’ATTORE CHE HA CAMBIATO PER SEMPRE IL MONDO DELLE SERIE TV E L’IMMAGINE DELLA MAFIA CINEMATOGRAFICA 2. A ROMA, STRONCATO DA UN INFARTO A SOLI 51 ANNI, MENTRE ERA IN VACANZA CON IL FIGLIO MICHAEL DI 13 ANNI, IN ATTESA DI PARTECIPARE COME OSPITE AL FESTIVAL DI TAORMINA 3. IL CALDO? LA GRANDE BELLEZZA? TROPPI WHISKEY? TROPPO PESO (AL MINIMO 120 CHILI)? 4. L’ULTIMO SUO FILM, IL GENIALE “COGAN – KILLING THEM SOFTLY” DI ANDREW DOMINICK, DOVE INTERPRETA UN KILLER DISTRUTTO DALL’ALCOOL E DAL SESSO, E, INVECE DI UCCIDERE CHI DI DOVERE, SI PIAZZA IN CAMERA D’ALBERGO PIENO DI WHISKEY E MIGNOTTE, GONFIO E ENORME, L’IDEA CHE CI VIENE ALLA MENTE, PURTROPPO È UN’ALTRA


     
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    Marco Giusti per Dagospia

    Così se ne va Tony Soprano, alias James Gandolfini, l'attore che ha cambiato per sempre il mondo delle serie tv e l'immagine della mafia cinematografica. A Roma, stroncato da un infarto a soli 51 anni, mentre era in vacanza con il figlio Michael di 13 anni, in attesa di partecipare come ospite al Festival di Taormina assieme a Gabriele Muccino. Il caldo? La grande bellezza? Troppi whiskey? Il troppo peso (al suo minimo era 120 chili)?

    James Gandolfini with DelJames Gandolfini with Del

    Certo, se ricordiamo solo l'ultimo suo film che abbiamo visto, il geniale "Cogan - Killing Them Softly" di Andrew Dominick, dove interpreta un killer distrutto dall'alcool e dal sesso, e, invece di uccidere chi di dovere, si piazza in camera d'albergo pieno di whiskey e mignotte, gonfio e enorme, l'idea che ci viene alla mente, purtroppo è un'altra. Per non parlare del film da protagonista che gli ha fatto girare il suo amico John Turturro accanto a Susan Sarandon, "Romance & Cigarettes", dove muore d'infarto (ahi!) per troppe sigarette e troppo whiskey.

    JAMES GANDOLFINIJAMES GANDOLFINI

    Va detto che tutti gli attori e critici americani che ne hanno scritto poche ore fa su twitter lo dipingono esattamente come l'opposto di quello che ci appariva dai suoi film. "Uno dei più dolci, divertenti, generosi attori con cui abbia mai lavorato", ha scritto la stessa Sarandon, che nel film era il suo grande amore. "Era un gigante gentile e un grand'uomo", scrive invece Rose McGowan. "Gesù. Il mondo perde uno dei suoi più grandi attori", twitta Ewan McGregor. E Mia Farrow: "Brutte, brutte notizie. James Gandolfini ci mancherà. Era un grande attore. Proprio grande".

    JAMES GANDOLFINIJAMES GANDOLFINI

    E la scrittrice Joyce Carol Oates "Scioccante scoprire che aveva solo 51 anni!". Tra i suoi ultimi film ci sono due commedie,"The Incredible Burt Wonderstone", dove recita accanto a Steve Carell e Olivia Wilde, una ancora senza titolo diretta da Nicole Holofcener con Catherine Keener e un poliziesco, "Animal Rescue" con Tom Hardy. Solo otto mesi fa gli era nata la sua seconda figlioletta, Liliana Ruth, dalla sua seconda moglie, Deborah Lin. Gandolfini, nato in New Jersey nel 1961, aveva iniziato la sua carriera a teatro, debuttando a Broadway nel 1992 con "Un tram chiamato desiderio" assieme a Jessica Lange e Alec Baldwin.

    JAMES GANDOLFINIJAMES GANDOLFINI JAMES GANDOLFINIJAMES GANDOLFINI

    Negli stessi anni lo vediamo al cinema in piccoli ruoli in "L'ultimo boyscout" di Tony Scott, "Una estranea tra noi" e, soprattutto, in "Una vita al massimo", sempre diretto da Tony Scott ma scritto da Quentin Tarantino, dove si mette in gran luce come Virgil. Poi in "Angie - una donna tutta sola", "Get Shorty". Finisce in Spagna per "Perdita Duranga" di Alex de la Iglesia, sequel fuori di testa di "Cuore selvaggio". Col personaggio di Tony Soprano vince tre Emmy e domina la scena televisiva dal 1999 al 2007 nella serie di culto "I Soprano", che da una parte lo limita nei ruoli cinematografici, ma ne fa una star internazionale di massima potenza.

    Tutto quello che girerà contemporaneamente o poco dopo al cinema, infatti, non potrà avere la stessa potenza esplosa dal suo personaggio televisivo. In qualche modo, quindi, le sue apparizioni al cinema, sono poca cosa rispetto a questo colosso della tv, malgrado giri ottimi film, come "L'uomo che non c'era" dei Coen, "8mm" di Joel Schumacher, "The Mexican" di Gore Verbisky, "Pelham 1 2 3" di Tony Scott, i più recenti "Zero Dark Thirty" di Kathryn Bigelow, "Il paese dei mostri selvaggi" di Spike Jonze e il già citato "Cogan - Killing Them Softly" di Dominick.

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    Ovvio che il pubblico lo amasse per i suoi eccessi, la sua umanità, che ci arrivava da Tony Soprano. Difficile ottenere lo stesso effetto vedendolo recitare in ruoli, comunque riduttivi, accanto a Brad Pitt o a John Travolta. Il cinema, a James Gandolfini, gli stava stretto.

     

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