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Dagotraduzione da The Independent
Il governo giapponese sta subendo pressioni per cancellare una legge che richiede ai transessuali di sottoporsi alla sterilizzazione per poter cambiare legalmente sesso. Le persone che vogliono alterare il proprio genere di nascita infatti devono rivolgersi a un tribunale secondo quanto previsto dalla Legge 111.
Anche se questa legge garantisce dei diritti ai transgender ed è stata accolta come un passo avanti dalla comunità LGBT, quando fu introdotta del 2003, impone al contempo una serie di restrizioni a coloro che vogliono il riconoscimento legale. La Legge 111 richiede che i candidati siano single, non abbiano figli sotto i 20 anni, portino con sé una diagnosi psichiatrica che certifichi un “disordine di identità sessuale” e che siano sterilizzati.
una scena dal film serenade
La legge, che prevede che i richiedenti dimostrino “una mancanza permanente di funzionalità delle gonadi”, è stata condannata dalle Nazioni Unite e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Human Rights Watch ha descritto la pratica come “una sterilizzazione forzata” e mercoledì ha richiamato il Governo perché riveda con urgenza la legge.
“Obbligare le persone a sottoporsi a operazioni indesiderate per ottenere la documentazione necessaria al loro riconoscimento, è contrario sia agli obblighi del Giappone verso i diritti umani sia alla sua reputizione di “campione” dei diritti LGBT”- La legge era stata ripresa quest’anno quando Takakito Usui, un uomo di 43 anni nato femmina, ha portato il suo caso in tribunale.
una manifestazione lgbtq
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è illegale in Giappone e Usui voleva cambiare il suo genere sessuale per poter sposare la fidanzata, mantenendo il diritto di avere figli.
L’uomo/donna ha perso il caso. Una ricerca della Japanese Society of Psychiatry and Neurology ha scoperto che sulle 15,000 persone che hanno consultato degli esperti sulla loro identità sessuale, tra il 2004 e il 2012, circa il 20% si è fatta sterilizzare dopo aver cambiato legalmente sesso.
partecipanti di una manifestazione lgbt a tokyo
L’ONU ha dichiarato che questa procedura è una violazione dei diritti dell’uomo e, anche se è cambiato l’atteggiamento verso la comunità LGBT, in Giappone molti trans vengono ancora discriminati sul lavoro, a scuola e nella sanità. Ma anche altri paesi richiedono che venga eseguita la stessa procedura. In Svezia, lo è stato fino al 2013, mentre in Finlandia l’obbligo è tuttora vigente.
la popolare modella trans kayo satoh