1 - GAMBIANO UCCISO A POTENZA DA CONNAZIONALE DURANTE LITIGIO
UOMO COLTELLO
(ANSA) - Un uomo di circa 30 anni, di nazionalità gambiana, è stato ucciso la notte scorsa a Potenza con una coltellata alla gola, al culmine di un litigio, da un suo connazionale, che è ora in stato di fermo e sospettato di omicidio. Il delitto è avvenuto in una zona centrale della città. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato ma è stato necessario anche l'intervento dei Carabinieri perché la tensione con altri extracomunitari era molto alta. Il sospetto omicida che - secondo quanto si è appreso - aveva sui vestiti tracce di sangue, è stato trasferito in questura. L'uomo appariva in stato confusionale: gli investigatori della Polizia lo stanno interrogando per ricostruire la dinamica dell'omicidio.
2 - STUPRO NELLA NOTTE DI SAN LORENZO 15ENNE VIOLENTATA DA DUE RIFUGIATI
Marco Bardesono per “Libero quotidiano”
GAMBIA
I carabinieri procedono con i piedi di piombo, ma che la ragazzina di 15 anni sia stata stuprata per una notte intera da due stranieri, sembra ormai accertato dagli esiti degli esami clinici a cui la minorenne è stata sottoposta ieri all' ospedale "Veris delli Ponti" di Scorrano, in provincia di Lecce. Uno dei due presunti violentatori è stato identificato e denunciato, si tratta di un richiedente asilo originario del Gambia. Lui e un suo connazionale, entrambi venditori abusivi lungo il litorale salentino, sarebbero i responsabili dello stupro. Ma il complice non si trova.
GAMBIA
Quest' ultimo sarebbe stato l'istigatore della violenza sessuale consumata la notte di San Lorenzo all' interno di una vecchia tenda allestita dai due stranieri nella pineta di Torre dell' Orso, località balneare del Comune di Melendugno. La vittima, invece, è una studentessa del primo anno delle superiori che vive in provincia di Torino e che si trova in villeggiatura nel Salento con genitori.
Il racconto della ragazza, così come è stato verbalizzato dagli uomini del colonnello Giampaolo Zanchi, comandante provinciale dei carabinieri, pur essendo a tratti confuso, non lascerebbe dubbi sulla violenza: «Eravamo in spiaggia a vedere le stelle cadenti», ha detto la giovane agli investigatori. «Abbiamo bevuto tanto, mi facevano bere. C' erano anche altre persone. Poi non mi ricordo perché siamo andati nella loro tenda in pineta. Ma io mi sono risvegliata lì».
GAMBIA
La ragazza sostiene d' essere stata costretta a più d' un rapporto sessuale, ma i suoi ricordi non sono nitidi. Lo straniero fermato ha negato la seconda parte del racconto della vittima, riferendo d' essere stato presente, con altri (anche italiani), sulla spiaggia a guardare le stelle, ma di non essersi recato in tenda. Il sospettato, che ha 19 anni, risulta domiciliato a Roma, in un palazzo occupato da profughi. Si trova in Puglia per vendere mercanzia sulle spiagge.
«Cosa sia accaduto non lo so», dice Mauro Spiazzi, operatore turistico della zona -, quel che è certo è che da quando siamo inondati dai venditori extracomunitari, la pineta di Torre dell' Orso, che è una zona unica e incantevole a ridosso della spiaggia, si è trasformata in un luogo pericoloso. Di notte quella gente allestisce giacigli, nasconde le merci. Fanno i loro bisogni e il bosco sta diventando una latrina».
IMMIGRATO NUDO GAMBIA
L'ALLARME
Ieri nel luogo dove sarebbe avvenuto lo stupro hanno lavorato per ore i carabinieri della sezione Scientifica e i risultati delle loro analisi saranno decisivi per accertare quanto accaduto. Ieri sulla spiaggia di Meledugno di venditori stranieri non se ne sono visti, «tranne quelli storici», precisa Spiazzi, «gente che vive qui da anni, tutti regolari e che non hanno mai fatto male a nessuno. Sono loro i primi a non voler vedere in giro quella gentaglia».
Nel pomeriggio gli investigatori hanno anche sentito i genitori della vittima, erano stati loro a dare l' allarme: «Stanotte nostra figlia non è tornata. Temiamo sia successo qualcosa di brutto», era stata la loro telefonata al 112.
«ERA TERRORIZZATA»
don massimo biancalani con buba
Le ricerche erano cominciate all' alba e la quindicenne era stata trovata quasi subito, tra pineta e spiaggia e non lontana dalla tenda dello stupro: «Stava male, era terrorizzata, tremava». La giovane si è poi lentamente ripresa dallo stato di shock solo dopo essere stata portata in ospedale. «Via di qui», ha detto il padre della vittima lasciando il comando dei carabinieri. «Non interrompiamo la vacanza, ma ci spostiamo. La cosa importante ora è che nostra figlia possa riprendersi». Intanto i pattugliamenti in zona sono stati intensificati e in Puglia, ora, il ricercato numero uno è un ventenne del Gambia, alto circa un metro e ottanta e senza documenti. I carabinieri chiedono collaborazione, ma invitano alla prudenza perché «quando ci si sente braccati si diventa pericolosi».
buba
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