DAGONEWS
rose mcgowan e ronan farrow
L’NBC ha minacciato Ronan Farrow di infangare il suo nome se non avesse smesso di investigare su Harvey Weinstein. La bomba l’ha sganciata Daily Beast, con un articolo in cui, citando fonti interne alla NBC, si sostiene che gli avvocati della tv hanno intimato al premio Pulitzer di smetterla, altrimenti lo avrebbero diffamato.
Le minacce sono arrivate dopo che Farrow aveva lasciato l’emittente televisiva, in polemica con la scelta del presidente Oppenheimer di non mandare in onda la testimonianza di 8 donne che sostenevano di essere state molestate dal produttore. Secondo Farrow Oppenheimer stava coprendo Weinstein, una tesi che sembra avvalorarsi con le nuove rivelazioni fatte anche dall’ex produttore Rich McHugh al New York Times.
weinstein e il suo avvocato
McHugh lavorava come produttore nell’unità investigativa della tv americana, insieme al figlio di Woody Allen, proprio nei mesi in cui lui stava indagando il caso Weinstein per il network. McHugh ha detto che “i più alti livelli della NBC” hanno lavorato per fermare il suo lavoro. Finché, dopo otto mesi, ci sono riusciti. “Stavamo andando a intervistare una donna con accuse credibili a Weinstein”, quando mi fu ordinato di smetterla, di non procedere con la storia.
NOAH OPPENHEIMER
La versione ufficiale è che quelle vittime non fossero abbastanza credibili, la più vicina a esserlo era Rose McGowan, che però “non fece il nome di Weinstein davanti alla telecamera con noi”, racconta sempre al New York Times Rich Greenberg. Ma in realtà la NBC voleva coprire quella storia, secondo McHugh, visto che si tirò indietro anche quando Farrow si presentò con la famosa registrazione di Ambra Battillana Gutierrez della viva voce di Weinstein che ammetteva il suo comportamento.
JODI KANTOR MEGAN TWOHEY
Una volta lasciata la NBC, Farrow ha ricevuto minacce direttamente dal consulente legale dell’azienda Susan Weiner, che lo chiamò più volte minacciando di diffamarlo. Il network si difende: sono accuse false.
Alla fine la storia è uscita comunque da Jodi Kantor e Megan Twohey sul New York Times, ma solo perché sapevano che Farrow stava per fregargli lo scoop. Il direttore del più celebre quotidiano americano infatti sapeva da anni delle molestie di Weinstein, ma era sotto minaccia dal produttore. Consolazione: tutti e tre hanno vinto il premio Pulitzer.
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