Da open.online
Maurizio Casasco
L’imprenditore Maurizio Casasco, presidente di Confapi, in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera spiega perché il decreto sul Green pass obbligatorio dal 15 ottobre è inapplicabile da parte delle aziende.
«Non potendo avere il vaccino obbligatorio, bene il green pass. Detto questo, il decreto va messo a terra, servono chiarimenti e semplificazioni. Prendiamo la privacy. In pratica le aziende dovrebbero controllare i dipendenti tutti i giorni. Se un lavoratore volesse dirmi: “Il mio green pass scade a gennaio, non c’è nessun bisogno che mi controlli tutti i giorni” non potrebbe farlo. Ma non è solo questo».
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Cos’altro? «L’imprenditore che scopre un lavoratore in azienda abusivamente senza green pass deve fare una segnalazione al prefetto. Gli imprenditori non sono poliziotti». In più la decisione di lasciare a casa senza stipendio chi non ha il Green pass «è un problema. Le imprese sopra i 15 dipendenti non possono sostituire i dipendenti assenti per mancanza di green pass e quelle sotto i 15 li possono sostituire per 20 giorni da qui a dicembre. Ma i lavoratori non ci sono».
Green pass in azienda 2 Green pass in azienda