Gl. S. per “il Messaggero”
claudia koll tinto brass
Non è in pericolo di vita Tinto Brass: «vigile e collaborante, in condizioni generali discrete», secondo l'ultimo bollettino medico, il regista 86enne reagisce bene alle cure dei sanitari dopo il ricovero d'urgenza all'Ospedale Sant'Andrea, avvenuto lunedì sera. Brass, attualmente in terapia intensiva, aveva avuto un malore nella sua casa di Isola Farnese dove vive da anni con la moglie Caterina Varzi.
E si era temuto il peggio, alla luce dell'ictus che nel 2010 aveva colpito il regista di La chiave e tanti cult erotici. «Nel caso io non sia più in grado di badare a me stesso», aveva dichiarato all'epoca, «Caterina sceglierà per me la cosa giusta. Le consegno la chiave della mia vita, sicuro che la girerà al momento giusto».
TINTO BRASS
Nato a Milano il 26 marzo 1933, all'anagrafe Giovanni Brass, uomo coltissimo e anticonformista, il regista ha legato il proprio nome a film audaci che hanno regolarmente scomodato la censura da L'urlo del 1968, protagonista una giovane donna che rifiuta di sposarsi per darsi a una vita libertina, fino a Nerosubianco, Dropout, Salon Kitty, Caligola, La chiave, Miranda, Capricco, Snack Bar Budapest, Paprika, Senso '45, L'uomo che guarda, Monamour. Politicamente vicino ai radicali di Marco Pannella, Brass è stato a lungo sposato con Carla Cipriani, detta Tinta, scomparsa nel 2006. Nel 2017 le nuove nozze con Caterina, ex avvocato, psicoanalista e attrice.
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