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tania selvaratnam con eric schneiderman
“Schiava marrone”. Così era solito chiamare la sua fidanzata cingalese, che doveva rivolgersi a lui soltanto con l’epiteto di “padrone”. Il procuratore generale di New York, il democratico Eric Schneiderman, si è dimesso da poche ore, dopo che 4 donne lo hanno accusato di molestie. Accuse che lui nega con forza, affermando che si trattava di rapporti consensuali. Ma anche se così fosse, la tempesta che si sta abbattendo su di lui ormai è inarrestabile.
eric schneiderman
Anche perché Schneiderman era stato uno dei principali sostenitori (maschi) del #Metoo ed era stato lui ad aver fatto causa alla compagnia di Weinstein. Tra le accusatrici c’è anche Tanya Selvaratnam, ex fidanzata del procuratore generale, che al New Yorker ha detto che la relazione con l’uomo “era una favola che è diventata un incubo ed è sfociata in violenza”. Schneiderman supplicava la donna, scrittrice e attivista, di fare sesso a tre: “voleva essere chiamato padrone e mi schiaffeggiava finché non lo facevo”.
tania selvaratnam 1
“A un certo punto ha iniziato a chimarmi ‘schiava marrone’, e a chiedermi di ripetergli che ero di sua proprietà. Le violenze sono cominciate quasi subito, all’inizio credevo mi stesse testando, poi è diventato sempre più difficile. Non era un rapporto consensuale. Era un abuso degradante e un comportamento minaccioso”. Secondo il racconto di Selvaratnam, Schneiderman ha iniziato anche a sputarle addosso e a prenderla per il collo. “Raramente riuscivamo ad avere un rapporto senza che mi picchiasse”.
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