Selvaggia Lucarelli per il “Fatto quotidiano”
leonardo di caprio lascia il photo call
Fu già tutto chiaro nel 1997 quando uscì Titanic, Rose non spostò di mezzo millimetro le sue regali chiappe su quella tavola galleggiante e Jack colò a picco rigido come uno stoccafisso che Leonardo Di Caprio sarebbe stato sempre l' elemento sacrificabile in quel di Hollywood. Quell'anno, per dire, l'Academy candidò Titanic all' Oscar in qualsiasi categoria possibile (ne vinse 11), dal miglior film al miglior trucco al miglior iceberg mai apparso su uno schermo per arrivare al miglior buffet post-produzione.
hugh glass
Perfino quella culona egoista di Rose (Kate Winslet) si beccò la candidatura come miglior attrice protagonista nonostante più di uno spettatore avesse desiderato che nel lanciare il cuore dell' oceano negli abissi, perdesse l' equilibrio sul parapetto e andasse a fondo assieme al gioiello. Per ragioni del tutto misteriose, l' unico elemento di quel film considerato dall' Academy quanto Pippo Civati nello scenario politico del Paese, fu proprio Leonardo DiCaprio. Per Titanic Leo non ebbe nessuna candidatura.
dicaprio
Giusto una nomination ai Golden Globe che poi vinse Peter Fonda, uno che in 76 anni di vita ha vinto solo un premio (quel Golden Globe) giusto per scipparlo a DiCaprio, poi non ha mai più vinto manco un Gratta e Vinci. Dopo Titanic passano sette anni in cui DiCaprio fa film così così, poi si ferma un paio di anni e forse medita di venire in Italia, aprire una pizzeria al taglio e di accettare il ruolo di Garko ne Il bello delle donne, poi azzecca un paio di pellicole e nel 2005 arriva una nuova candidatura agli Oscar: miglior attore protagonista per The aviator.
dicaprio
Peccato che proprio quello stesso anno sia candidato all' Oscar per Ray anche l' attore di colore Jamie Foxx, il quale per prepararsi a interpretare Ray Charles vive praticamente per mesi con una benda sugli occhi, lavorando accanto al cantante cieco. Come se DiCaprio non fosse già abbastanza sfigato, poco dopo l' uscita di Ray muore pure Ray Charles, quindi a quel punto ha tante probabilità di scippare l'Oscar a Jamie Foxx quante ne ha Mario Monti di inventarsi una seconda vita da cabarettista.
leo dicaprio con pancetta
E infatti l'Oscar va a Foxx per Ray e DiCaprio si sente di nuovo Jack che va a fondo nelle acque gelate dell' oceano mentre Rose galleggia col suo bel culone al caldo. Nel 2007 siamo punto e a capo. DiCaprio viene ricandidato all' Oscar come miglior attore protagonista per Blood diamond e l' Oscar va a un altro attore di colore, Forest Whitaker per L' ultimo re di Scozia.
dicaprio in wolf of wall street
Ora, a parte che a Hollywood inclusi Will Smith e Morgan Freeman ci saranno al massimo otto attori di colore di cui ormai è evidente che la metà sono scritturati solo per scippare gli oscar a DiCaprio, a parte che DiCaprio è l' unico attore bianco a subire il razzismo al contrario, questo Forest Whitaker è uno che nel 2000 fu candidato ai Razzie Awards come peggior attore, nel 2007 va in nomination agli Oscar contro DiCaprio, vince e poi il massimo del ruolo che ottiene è qualche comparsata in ER medici in prima linea.
È un po' come se in Italia Vaporidis soffiasse il David di Donatello a Toni Servillo e poi andasse a fare Un posto al sole. Nel 2014 pare la volta buona.
leonardo dicaprioart basel
DiCaprio riceve la candidatura all' Oscar per The wolf of Wall Street. Per interpretare il ruolo del cinico broker newyorkese non si tira indietro davanti a nulla: rotola dalle scale strafatto di acidi, partecipa a orge sull' aereo e si fa letteralmente infilare una candela nelle chiappe. Sfiga vuole che intanto da un paio di anni Matthew McConaughey, fino a quel momento una specie di tronista mancato protagonista di pellicole per bimbominkia tipo Prima o poi mi sposo o Come farsi lasciare in 10 giorni, avesse deciso di darsi al cinema impegnato.
lachapelle dicaprio
E se DiCaprio dopo due decenni deve ancora farsi perdonare Titanic, naturalmente McConaughey ottiene la prescrizione in appena due anni e vince l' Oscar con Dallas Buyers Club scippandolo ancora una volta a DiCaprio che se la prende nuovamente nel didietro (e non stiamo parlando di candele). Nel 2016 arriva la candidatura con The Revenant.
Per ottenere la statuina DiCaprio è stato nove mesi nel ghiaccio, ha dormito in carcasse di animali e questa volta, visto che la candela non gli è valsa l' Oscar, si fa inchiappettare da un orso. Ci sarebbero tutti i presupposti per una vittoria se non fosse che intanto, il giorno in cui per questo ruolo ha vinto il Golden Globe, mentre i siti stavano battendo la notizia, è morto David Bowie.
the wolf of wall street leonardo dicaprio martin scorsese maxresdefault dicaprio in wolf of wall street