Oggi abbiamo questa notizia fantastica con tanto di appello per una raccolta fondi. Il ristoratore aretino Mariano Scognamiglio nel 2019 chiude il suo ristorante dentro le mura e si trasferisce fuori le mura. Le cose vanno così così. Partecipa al programma di Borghese (non… pic.twitter.com/dyM6k0xvKs
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) April 4, 2023
Estratto dell’articolo di Salvatore Mannino per www.corriere.it
MARIANO SCOGNAMIGLIO A QUATTRO RISTORANTI 2
«Non vengono nel mio locale perché sono gay, i miei guai sono cominciati da quando ho partecipato ai 'Quattro ristoranti' di Alessandro Borghese senza nascondere l'orientamento sessuale mio e del mio compagno che mi dà una mano nella gestione».
Mariano Scognamiglio, meglio noto ad Arezzo semplicemente come “Mariano”, 54 anni, ristoratore che in città gode di buona fama, non si fa pregare per pronunciare il j'accuse contro i suoi concittadini, quel pregiudizio che, dice lui, li induce a disertare il suo ristorante.
MARIANO SCOGNAMIGLIO A QUATTRO RISTORANTI 1
Fino al punto che lo chef, di origine napoletana, ha lanciato una raccolta di fondi, un crowdfunding come si dice adesso, che gli consenta di tenere in piedi un locale sul quale grava il peso dei debiti. Quello stesso sistema che appena poche settimane fa ha salvato il cinema Eden: 44 mila euro radunati fra gli appassionati nel giro di quattro mesi.
«A me – dice Mariano – farebbe comodo più o meno la stessa cifra. Non voglio arrendermi».
MARIANO SCOGNAMIGLIO A QUATTRO RISTORANTI
Ma cosa è che induce il ristoratore, il cui accento è ancora inconfondibilmente partenopeo, a lanciare un'accusa che pesa e fa male, pure in una città di provincia, dove un orientamento sessuale diverso si nota di più che in una realtà metropolitana? «Da quando sono apparso nella trasmissione – racconta lui – gli incassi del locale (“Da Mariano”, nella centralissima via Vittorio Veneto Ndr) sono drasticamente calati.
E' vero che di mezzo c'è stato il Covid, ma non giustifica il fatto che i turisti, quelli di fuori che non conoscono né me né chi sono sessualmente, affollano il ristorante come prima, soprattutto nel fine settimana, che arrivino dalla provincia o da più lontano. Il buco di affari che mi ha messo in crisi viene principalmente da vicino, dagli aretini, da quanti sanno che sono gay, che io e il compagno col quale lavoriamo a quattro mani, Gianfranco, siamo una coppia. Non posso non pensare alla discriminazione sessuale, tanto più che ci sono stati episodi espliciti in tal senso».
selvaggia lucarelli
Non c'è nemmeno bisogno di chiedere, Mariano è un fiume in piena nel ricordare cosa sia avvenuto dopo la popolare trasmissione di Sky. «Innanzitutto uno stalker, uno che mi telefonava tutti i giorni, sempre la stessa voce, sempre gli stessi insulti volgari, quelli che si adoperano contro gli omosessuali (lui è più esplicito ma evitiamo qui parole fin troppo facili da immaginare Ndr).
Ho denunciato alla polizia, l'hanno individuato, era un minorenne di una famiglia bene. E' finito tutto davanti al tribunale dei minori, non volevo soldi, solo le scuse. Invece tanta arroganza, da parte sua e della famiglia. E non vi dico delle offese sui social, ancora le stesse. Per non parlare dei gesti che fanno quelli che passano davanti al ristorante». […]
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