aurelio de laurentiis 5
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Espn e ha voluto ribadire alcuni concetti già espressi ieri sera. Come per esempio sul rinnovo di Lozano.
Da tempo il messicano ha la valigia in mano ma al momento al Napoli non è arrivata nessuna offerta concreta:
«Non credo che Lozano sia uno stupido e quando arriverà il momento di incontrare il suo nuovo allenatore e di essere concentrato, capirà che probabilmente è meglio prolungare il suo contratto o è anche meglio provare altri luoghi».
aurelio de laurentiis 4
Il presidente ha poi voluto esprimere una dura critica contro alcuni procuratori. Probabile che il riferimento sia ai procuratori di Lozano, Meret e Demme:
«Non voglio essere cattivo con nessuno, ma questi giovani sono sotto l’influenza di agenti voraci la cui attività è stupida, inefficace e inefficiente»
Ieri De Laurentiis ha parlato anche degli obiettivi per la prossima stagione:
«Non si devono fare promesse da marinaio. Abbiamo nuovo allenatore di cui abbiamo ampia fiducia. Ha esperienza anche fuori dall’Italia ma siamo in ricostruzione. Abbiamo giocatori importanti però mi insegnate che quando una persona è appagata il sacro fuoco si spegne senza una ragione. Il mio compito nella prossima stagione è di essere molto ma molto vicino alla squadra per tenere acceso il fuoco sacro della competitività.
aurelio e valentina de laurentiis 1
Non vorrei che si considerassero sazi e appagati. Non voglio fare il cattivo con nessuno ma poiché sono giovanotti in giovane età preda di agenti famelici che non capiscono che attraverso la loro attività che io ritengo stupida, inefficace. Poi però quando per un anno non avrete giocato le vostre azioni varranno di meno e poi guardandovi allo specchio direte sono stato un povero stupido».
IL BRUSCO RISVEGLIO DEL NAPOLI
“Il Napoli sta perdendo le sue menti più brillanti”, titola la Süddeutsche Zeitung che piazza gli affari del Napoli in apertura della sezione sportiva.
Il lungo articolo parte dalla cena che ha sancito l’addio tra Spalletti e il Napoli. Sbaglia location (la cena non si è svolta al Britannique), resta il succo della questione.
aurelio de laurentiis 2
Un giorno di maggio qui è stata decisa una separazione, una separazione che evoca profonda tristezza e incertezze nella parte della città appassionata di calcio. Si potrebbe dire che tutto il Napoli al momento non sappia cosa accadrà dopo. E questo solo poche settimane dopo lo scudetto.
Questa cena poco romantica ha cambiato molto ai piedi del Vesuvio. Spalletti non c’è più. Il tecnico è stato vago sui motivi del suo addio. Ma in fondo tutti sanno che il rapporto con il sovrano unico De Laurentiis non poteva più essere salvato. Spalletti voleva più voce in capitolo, un po’ di spazio nella pianificazione strategica. Il presidente, però, non si è mosso di un centimetro. E siccome De Laurentiis resta sempre al suo posto, inamovibile e caparbio, venerdì scorso se n’è andato l’altro genio napoletano: Cristiano Giuntoli, dal 2015 impiegato come pianificatore squadra.
Il Napoli sta vivendo un ritiro degli animi più brillanti. Tra Giuntoli e il presidente ci sarebbero da tempo dissonanze. E anche se De Laurentiis sminuisce pubblicamente il salasso, di questa questione se ne parla quotidianamente sui giornali.
aurelio de laurentiis 1
La Süddeutsche ovviamente cita l’arrivo di Rudi Garcia. Lo definisce solido ma ricorda anche che la sua ultima esperienza è stata in Arabia Saudita, all’Al-Nassr.
E quest’uomo dovrebbe ora raccogliere l’eredità di Spalletti, l’autore della squadra più bella che il Napoli abbia mai visto? La tristezza si è diffusa tra i tifosi.
L’elenco degli addii non si ferma a Giuntoli e Spalletti.
Il quotidiano ricorda che Kim Min-jae sta per trasferirsi al Bayern Monaco.
E se partissero anche Kvaratskhelia e/o Osimhen? Non è escluso.
Il quotidiano torna su Giuntoli definito “la figura chiave dietro la storia del successo napoletano”.
giuntoli de laurentiis
Per una serie di motivi sarà difficile da sostituire. Primo: i direttori sportivi capaci sono rari, soprattutto quelli che lavorano in modo efficiente in condizioni economiche come a Napoli. Sotto il presidente De Laurentiis (motivo numero due delle difficili condizioni di lavoro dietro le quinte) non sono tollerati rossi di bilancio. E poi c’è la ragione numero tre: Giuntoli – e non è un’esagerazione – è una specie di esemplare unico in quello che è diventato un settore altamente tecnico.
Lo definisce un ds vecchia scuola, che non lavora con i database né gli algoritmi ma si basa sul fiuto suo e dei suoi scouting. Così – ricorda – ha pescato Lobotka al Celta Vigo, Kvaratskhelia, Kim al Fenerbahce. E prima ancora Osimhen.
spalletti de laurentiis
Il Napoli ha venduto il meglio la scorsa estate, e lo sconvolgimento si è rivelato la base per lo scudetto. Ma è stato Giuntoli a mettere insieme un puzzle complesso che esisteva solo nella sua testa.
La Süddeutsche conclude così:
Non è ancora chiaro chi succederà al direttore sportivo, ma subentreranno temporaneamente due dipendenti dello scouting. In ogni caso, una cosa è certa: il Napoli si sta lentamente risvegliando dalla corsa magistrale della stagione precedente. E il vino lo sceglie De Laurentiis e nessun altro.
aurelio de laurentiis 3 rudi garcia aurelio de laurentiis aurelio de laurentiis