Jacopo Iacoboni per “la Stampa”
WALTER BIOT
Nella lista diplomatica del personale accreditato presso il ministero degli esteri italiano, alla voce "Ambasciata della Russia", Alexey Nemudrov e Dmitri Ostroukhov - i due russi che ieri mattina sono stati espulsi dall'Italia, coinvolti in un grave caso di spionaggio ai danni del nostro Paese e della Nato - figurano rispettivamente come «addetto navale e aeronautico», e «addetto alla Difesa aggiunto».
Due dizioni che non vogliono dire molto, diluite in un elenco di 63 nomi, a partire dall'ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, in giù. In realtà le notizie che abbiamo sulla loro formazione consentono di affermare che entrambi siano non solo militari, ma provenienti dalle file del GRU, il servizio segreto militare di Mosca.
alexei navalny
E non è affatto detto che questi siano i loro due veri nomi. Grazie ai database consultati da Christo Grozev di Bellingcat - il collettivo di reporter investigativi fondato da Eliot Higgins, che ha scoperto e svelato l'identità del commando di avvelenatori di Sergey Skripal nel Regno Unito (due operativi del GRU, più un capo), e di Alexey Navalny in Siberia (una squadra del FSB, il successore del KGB) - si scopre che entrambi i russi espulsi da Roma figurano negli elenchi di allievi che si perfezionarono nelle più importanti accademie militari dello spionaggio russo. In particolare una: il leggendario "Conservatorio" del GRU (niente a che fare con la musica).
vladimir putin
«Sia Alexey Nemudrov (nato nel 1967), attachè militare, sia il suo aiutante Dmitriy Ostroukhov (nato nel 1977) sono diplomati alla cosiddetta "Accademia diplomatica militare" della Russia, conosciuta come "il Conservatorio" del GRU. In precedenza Ostroukhov si era laureato presso l'Istituto del Comando militare di Mosca», ha ricostruito Grozev. Dietro l'apparenza di un quarantenne giovanile e gentile (Ostroukhov) e quella di uno stagionato e sovrappeso capitano di marina russo, siamo davanti a due militari che hanno avuto un training specifico per operazioni particolari.
vladimir putin agente del kgb
Il "Conservatorio", in Narodnoe Opolchenie Street 50 a Mosca, non lontano dall'area in cui si trova il quartier generale del GRU e dagli istituti di ricerca affiliati all'intelligence militare russa, consta di tre dipartimenti: il primo forma agenti sotto copertura che operano sotto protezione diplomatica. Il secondo forma gli attachè militari, ossia rappresentanti delle forze armate russe in servizio in missioni diplomatiche. Il terzo dipartimento istruisce gli ufficiali che guideranno le operazioni speciali all'estero (compresi, come sappiamo oggi, assassinii, avvelenamenti, sovversione).
Nel terzo dipartimento, per capirci, è stato formato Anatoly Chepiga, l'autore materiale dell'avvelenamento di Skripal e sua figlia a Salisbury con il novichok, o il suo capo, Denis Sergeev (nome sotto copertura: Sergey Fedotov. Anche lui ha transitato da aeroporti italiani, in questi anni).
vladimir putin 3
Ma anche il secondo dipartimento alleva ufficiali pericolosi: per esempio viene dal secondo dipartimento Eduard Shishmakov, che guidò le operazioni per organizzare un colpo di stato in Montenegro nel 2016. Shishmakov nel 2014 aveva lavorato come addetto militare in Polonia, e poi era stato espulso. Spesso, all'ingresso in Conservatorio - specialmente per ufficiali che fanno il perfezionamento - si danno identità nuove e false (Chepiga divenne "Ruslan Boshirov"), cosa a cui fa pensare il fatto che i due nomi "Nemudrov" e "Ostroukhov" abbiano significati bizzarri ("non saggio", "orecchie affilate"). In ogni caso il Conservatorio è una delle scuole di élite a cui Vladimir Putin tiene di più in assoluto.
vasilij mitrokhin, archivista kgb
Non di rado, è vero, le ops delle spie russe sono fallite maldestramente, in questi anni: ma è anche vero che noi conosciamo solo le operazioni fallite, e è possibile che molte altre sfuggano. Nemudrov in Italia aveva una rete di relazioni che lo portava a presenziare a celebrazioni della battaglia di Stalingrado, a eventi in diversi comuni d'Italia, e soprattutto ad accogliere fisicamente lui gli invitati dei ricevimenti a Villa Abamelek, la sede dell'ambasciata russa a Roma.
Difficile che chi sia passato da quegli eventi non gli abbia stretto la mano. Per dire, nel febbraio del 2020, tre giorni dopo la visita a Roma dei ministri della Difesa e degli Esteri Sergey Shoigu e Sergey Lavrov dagli omologhi ministri italiani, al ricevimento dato a Villa Abamelek per la "Giornata del difensore della Patria", proprio Nemudrov accolse gli invitati con un discorso di questo tenore: i colloqui italo-russi sono una «solida base» per lo sviluppo della cooperazione tra l'Italia e la Russia per lo sviluppo di una politica di sicurezza che garantisca la pace. Guerra e pace, non solo nella letteratura russa, si toccano.
kgb servizi segreti russi