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IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

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DAGONOTA

GIORGIA MELONI E MAURIZIO LANDINI

Il sessismo è negli occhi di chi guarda. Soprattutto quando conviene vederlo. Il battibecco tra Maurizio Landini e Giorgia Meloni è l’ennesima occasione, per la politica italiana, di dimostrare la propria ipocrisia.

 

Il segretario della Cgil ha definito “cortigiana” la premier, dandole un assist clamoroso. La vispa Ducetta ha avuto gioco facilissimo nel replicare: “un'altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta”.

 

IL POST INSTAGRAM DI GIORGIA MELONI SULL OFFESA DI MAURIZIO LANDINI

E certo hanno ragione gli esponenti di destra a sostenere che a parti invertite ci sarebbe stato il finimondo: pensate cosa sarebbe successo, ai bei tempi, se Matteo Salvini avesse dato della “cortigiana” a Laura Boldrini, o Vittorio Feltri avesse titolato una prima pagina su Ilaria Salis.

 

“Repubblica” ci avrebbe aperto il giornale, i talk show di La7 avrebbero intervistato sociologi, politologi, influencer per denunciare l’orrore del bifolco padano, maschilista e machista.

 

MAURIZIO LANDINI A DIMARTEDI

Siccome invece a pronunciare l’offesa, seppur in evidente buona fede (capitelo, il povero Landini ha il cuore a pezzi per i bambini di Gaza, per cui ha indetto uno sciopero generale), è stato il segretario della Cgil, "un compagno che sbaglia", allora via con le minimizzazioni. La Boldrinova stessa, simbolo del femminismo militante, in un’intervista a “Rep” assolve Landini: “È stato un grande equivoco”.

 

Certo, anche a destra non difettano di ipocrisia. Loro stessi, che hanno, per primi, sdoganato il linguaggio “sessista”, con campagne tonitruanti, ora si indignano per una parola di troppo. Giorgia Meloni ha probabilmente ragione a incazzarsi per il “cortigiana” pronunciato dal gaffeur Landini, non certo un sofisticato rètore, ma quando Trump in mondovisione le fa i complimenti perché “è bellissima”, sorride e abbozza.

 

salvini boldrini

Trattasi dello stesso leader che nel 2005 di una conduttrice televisiva, delle donne, diceva: “Se sono belle sono attratto in automatico, comincio subito a baciarle. È come una calamita, non aspetto nemmeno.  E se sei una celebrità  te lo fanno fare, puoi fare tutto… afferrarle per la fica”.

 

Non si ricordano prese di posizione di Giorgia Meloni, prima donna premier d’Italia, contro il linguaggio “sessista” del suo principale alleato, Donald Trump…

 

 

 

"È LA CORTIGIANA DI DONALD" PREMIER CONTRO LANDINI: SESSISTA

Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”

 

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A SHARM EL-SHEIKH - MEME BY OSHO

Giorgia Meloni e Maurizio Landini di nuovo allo scontro. Non si parla di pensioni o di legge di bilancio, ma di sessismo. A scatenare il duello è la parola scelta dal numero uno della Cgil per definire il ruolo della premier rispetto al presidente statunitense Donald Trump.

 

«Evidentemente obnubilato da un rancore montante (che comprendo), mi definisce in televisione "una cortigiana"», scrive la presidente del Consiglio su X, riferendosi a quanto detto dal leader sindacale durante la trasmissione Di Martedì su La7.

 

Mentre si trova a Palazzo Chigi per chiudere la manovra, Meloni posta anche un'immagine con la definizione tratta dal dizionario online: "Donna dai facili costumi, etera; eufem. prostituta". «Ed ecco a voi — conclude la premier — un'altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta».

 

salvini boldrini 1

Tutto inizia martedì scorso quando Landini, intervenendo in tv, dice che Meloni, nel piano di pace per Gaza, «si è limitata a fare la cortigiana di Trump e non ha mosso un dito». Il giornalista Giovanni Floris lo mette in guardia: «Cortigiana verrà ripreso perché è un termine sessista: intende dire che Meloni è stata sulla scia di Trump senza incidere?», chiede. «Certo — replica il sindacalista — intendevo dire "stare alla corte di Trump"».  […]

 

Non basta la precisazione. La maggioranza, due giorni dopo, si scatena contro Landini e contro le opposizioni che non prendono le distanze.

 

maurizio landini sciopero generale per gaza a roma foto lapresse

«Linguaggio volgare e sessista che dimostra l'incapacità di certi uomini ad avviare un cambiamento culturale», scrive su X il vicepremier azzurro Antonio Tajani. […]

 

Da FdI la solidarietà è massima con una batteria di comunicati. Il capogruppo alla Camera, Galeazzo Bignami, sostiene per esempio che «mentre il mondo celebra Meloni quale unica donna alla firma della pace, c'è chi come Landini dà sfogo al più becero sessismo». […]

 

Nessuna offesa sessista ma «un giudizio politico», ribatte poi Landini, con una nota che non basta a fermare le polemiche. Le opposizioni non replicano, per non alimentare una polemica che ritengono montata ad arte dalla maggioranza.

 

trump - grab em by the pussy

Ma tra i dem c'è chi si dissocia dalle parole di Landini. Come il senatore Filippo Sensi: «Penso — e lo dico al segretario della Cgil — che a chiedere scusa si mostri forza e non debolezza. Gli insulti non vanno mai bene, da qualsiasi parte arrivino». E la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, fa un richiamo a «una battaglia che deve vederci unite e protagoniste contro un linguaggio sessista».

 

Alle richieste di scuse arrivate a Landini dai riformisti dem, fanno da controcanto le parole dei centristi di Italia Viva, per i quali lo scontro tra Meloni e Landini è funzionale a sviare l'attenzione da dossier caldi" come la legge di Bilancio. […]

 

BOLDRINI "UN EQUIVOCO NON VOLEVA OFFENDERE ORA BASTA VITTIMISMO"

Estratto dell’articolo di Gab. Cer. per “la Repubblica”

 

SALVINI VS BOLDRINI

Laura Boldrini, pensa che nelle parole di Maurizio Landini su Giorgia Meloni ci sia un intento sessista?

«Da presidente della Camera e ora da deputata del Pd, che ha subito violenze verbali, penso che in questo caso ci sia stato un grande equivoco».

 

Il segretario della Cgil sarebbe stato frainteso?

«Al maschile il termine "cortigiano" ha un significato diverso dal femminile "cortigiana"».

 

Però la parola è stata rivolta alla premier che è donna.

«Ascoltando per intero l'intervento di Landini è chiaro che il segretario volesse dire che Meloni fa parte della corte di Donald Trump, come se stesse usando quel termine al maschile e non al femminile».

 

La maggioranza vi attacca dicendo che sareste saliti sulle barricate se il termine "cortigiana" fosse stato rivolto a una di voi. È così?

salvini boldrini 9

«Ripeto, bisogna ascoltare il discorso per intero, altrimenti si rischia di farne un uso strumentale. Non penso ci sia stato un intento di offendere in modo sessista la presidente Meloni, ma di fare una considerazione politica, intendendo che Meloni è politicamente subalterna a Trump. Mi sembra una forzatura, escludo che Landini volesse far riferimento al significato di prostituta. Ha usato la parola sbagliata».

 

Allora la maggioranza sta facendo una polemica strumentale?

«Direi alla maggioranza di non strumentalizzare le parole di Landini, per nascondere altro, perché è evidente che c'è stato un equivoco. Non bisogna fare vittimismo». […]

salvini su boldrini e savianolaura boldrini in piazza contro salvini e orban 1