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Cheryl Wischhover per “Cosmopolitan”

Domina Elle è una ex escort attualmente dominatrice specializzata in “balloon fetish”, praticato dai cosiddetti "looners". Ci spiega in cosa consiste il suo lavoro: «Mi definisco un catalizzatore di giochi per adulti. Non mi limito al BDSM e al feticismo, aiuto le persone a schiudere il loro lato sessuale e ad essere creative. La ragione per cui uso i palloni è che sono divertenti, erotici e non intimidiscono come il resto dell’equipaggiamento sadomaso.

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In genere i “looners” sono maschi e la loro passione per i palloni risale all’infanzia. E’ una cosa soffice e dolce. Gli esseri umani sono tattili e sensoriali e, per qualche ragione, il loro erotismo è stimolato dal lattice, dalla sua consistenza, dal suo profumo.

I palloni possono essere usati in vari modi nel sesso: mettendocisi dentro, sopra, sotto. I “dungeon” del BDSM possono essere soffocanti, serissimi, allora ho usato i palloni, riempendo una intera stanza. Una volta che una coppia ci entra dentro, le altre si rilassano, giocano, si eccitano, provano ad entrare mentre l’aria esce. Ho provato a inserire nei palloni grandi più gente possibile, fino a 13 persone. Compro quelli della marca “Rifco”, italiana. Ognuno costa fra i 20 e i 50 dollari e io ne ordino dieci a botta, di colori diversi. E’ divertente perché usando quelli trasparenti tutti riescono a vedere cosa succede all’interno. Chi invece vuole sentirsi protetto nel suo mondo, usa quelli colorati.

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La parte che mi diletta è andare da qualcuno e dire: «Entreresti nel mio pallone?», mostrandogli questo pezzetto di plastica sgonfio. Poi lo gonfio, e bisogna lottare per entrare nel buco, un po’ il contrario del parto. A quel punto le persone si spogliano, altre invece si mettono nude da subito. Il trucco sta nell’entrare il più velocemente possibile, finché c’è ancora aria.

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Io poi mi preoccupo di rigonfiarlo in fretta, perché è un gioco di squadra, induce la gente a collaborare immediatamente. E’ una specie di esperimento sociale. Alla fine faccio uscire le persone, cercando di non far esplodere il pallone. Mi diverte vederle uscire sudate, accaldate, affaticate, con una sorta di fluido amniotico. Lo considero un trattamento terapeutico, un modo per esplorare l’intimità oltre i confini e per affermare la libertà sessuale. Da adulti consensuali, si fa quel che si vuole.

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