Marco Antonellis per Italia Oggi
MARIO DRAGHI
A palazzo Chigi mantengono un «olimpico» distacco riguardo il voto di settembre: «È ancora troppo presto per esprimere giudizi su come finiranno le prossime regionali» spiegano dalle stanze del potere di piazza Colonna. Anche perchè, semmai, i veri rischi per il governo verranno dopo, con l' autunno bollente e il possibile deflagrare della crisi sociale ed economica, scenario temuto anche dal Quirinale: «I veri nemici di Giuseppe Conte si annidano nell' instabilità e nell' attacco speculativo finanziario» spiegano fonti di primissimo piano.
WHATEVET IT TAKES - MARIO DRAGHI
Per questo, mentre la politica italiana è tutta presa a discutere di eventuali rimpasti c' è chi, nel deep state, comincia a guardare a scenari ben più ampi che vedrebbero protagonista Mario Draghi, l' ex presidente della Banca centrale europea. «La nomina con tanto di stretta di mano da parte di Papa Francesco alla Pontificia accademia delle scienze sociali non è stata affatto un caso» affermano fonti di primo piano del Vaticano. È su di lui che Oltretevere (ma anche Oltreoceano) puntano in caso di autunno bollente ovvero se dopo l' estate la situazione economica e sociale dovesse precipitare a colpi di disoccupazione e spread (il terrore è che parta un attacco speculativo dei mercati).
tremonti draghi
Insomma, la nomina alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali è stata un' operazione propedeutica a più alti incarichi nello Stato italiano. Il punto di caduta dell' impegno di Draghi sarà la presidenza del consiglio di emergenza se l' Italia dovesse avere grossi problemi dopo l' estate oppure la presidenza della repubblica a inizio 2022 se i partiti non trovasssero l' accordo su Sergio Mattarella.
Se poi Mattarella venisse confermato, il nome di Draghi tornerebbe in gioco per la presidenza del consiglio con le elezioni politiche successive, tanto più che con una legge elettorale proporzionale molto difficilmente qualcuno a destra come a sinistra avrebbe i voti per governare da solo.
Per molti, dunque, il destino politico del Belpaese sembra già scritto. E come sempre, il Vaticano si sta portando avanti con il lavoro. Così come ha fatto in Argentina, dove la Pontificia accademia delle scienze sociali, attraverso alcuni suoi membri ha svolto un ruolo determinante per l' annullamento del debito (esperienza che in futuro potrebbe tornare utile anche per il Belpaese).
MARIO DRAGHI CHRISTINE LAGARDE
Ecco cosa dice Stefano Zamagni, il presidente dell' accademia: «In questa vicenda è stato fondamentale il contributo delle idee. Membri della Pontificia accademia come il Nobel Joseph Eugene Stiglitz, supervisore di Martin Guzman, ministro delle Finanze argentino e Jeffrey Sachs, che pure era stato il docente di riferimento di un altro ministro, nei mesi scorsi hanno mostrato al gruppo di creditori guidato da Larry Fink, ceo del fondo Black Rock, quali sarebbero state le conseguenze per la stabilità finanziaria globale di un terzo default nel Paese nell' arco di 20 anni, essendo l' Argentina la terza potenza economica dell' America Latina».
papa francesco draghi
mario draghi christine lagarde jean claude trichet e mario draghi 1 mario draghi come dracula per la bild 1 jean claude trichet e mario draghi passaggio di consegne christine lagarde mario draghi 5 christine lagarde mario draghi 4 MARIO DRAGHI.