COSTANZO SGARBI
«Maurizio Costanzo era mio padre ma era, ancora di più, mia madre», spiega Vittorio Sgarbi in un’intervista a OGGI, a un anno dalla morte del giornalista e conduttore televisivo. «Se Pavarotti avesse cantato nel deserto, nessuno lo avrebbe conosciuto; il Costanzo Show è stato la Scala di tanti, e di alcuni Pavarotti. Per questo parlo di madre: lui ha rappresentato la creazione. Tu esistevi già e avevi le tue potenzialità, lui ti generava. E, infatti, ha generato tanti figli, come una grande madre».
Racconta il critico d’arte: «La prima volta al Costanzo Show ci litigai. Ero annoiato da una storia strappalacrime e lo dissi, lui si arrabbiò: “Se non le va bene come conduco il programma, si faccia il suo talk show e lo conduca lei”… Tornai due anni dopo e diedi della “str…” a una professoressa che mi aveva dato dell’asino per cinque volte perché non apprezzavo le sue poesie. Quella fu la prima querela che beccai: dovetti darle 60 milioni di lire. Da lì, imparai a dare della capra».
COSTANZO SGARBI
E aggiunge: «Maurizio non morirà mai perché la sua eredità è viva. E poi Costanzo è sua moglie Maria. Lei è come lui, fa la stessa tv ma in un modo ancora più potente, perché mentre Costanzo aveva a che fare con persone famose o con un potenziale, lei costruisce la sua televisione con il nulla».
VITTORIO SGARBI MAURIZIO COSTANZO VITTORIO SGARBI MAURIZIO COSTANZO