si e sciolto il sangue di san gennaro
S'è ripetuto il prodigio del miracolo di San Gennaro. «Il segno del sangue, ancora una volta», sono state le parole con cui l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha annunciato ai fedeli riuniti nel Duomo l'avvenuta liquefazione del sangue del santo patrono accompagnato dal tradizionale sventolio di un fazzoletto bianco da parte di uno dei membri della Deputazione di San Gennaro.
L'annuncio è stato dato alle ore 9.26. Le parole dell'arcivescovo sono state accolte con un lungo applauso. Il ripetersi del miracolo è letto dai fedeli come segno di buon auspicio per Napoli e la Campania. Il miracolo avviene tre volte l'anno: il 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre.
sangue san gennaro 1
«San Gennaro ha rappresentato sempre un punto di riferimento per la città soprattutto nei momenti di difficoltà. La città chiede a San Gennaro di essere un elemento di speranza e di attenzione per i più deboli e i più fragili e anche riferimento per tutti i napoletani che hanno sempre trovato speranza e forza per guardare al futuro», ha detto il sindaco Gaetano Manfredi entrando nel Duomo per le celebrazioni di San Gennaro.
«Sono cattolico e ho grande fede - ha aggiunto - e credo che San Gennaro rappresenti oltre che un grande esempio di religiosità anche un punto di riferimento laico per la città: in lui si sono riconosciuti tutti i napoletani indipendentemente dal credo ed è molto importante. Basta venire qua e si capisce perchè c'è tanta fede in San Gennaro».
sangue san gennaro
A una settimana dalle elezioni, nel Duomo di Napoli sono presenti anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, e la parlamentare Mariarosaria Rossi, candidata alla Camera per il centrodestra nel collegio uninominale Napoli Fuorigrotta.
si e sciolto il sangue di san gennaro
Con loro il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il prefetto di Napoli Claudio Palomba, il presidente della Corte d'Appello di Napoli Giuseppe De Carolis Di Prossedi, il procuratore generale di Napoli Luigi Riello e i vertici locali delle forze dell'ordine.
luigi di maio a napoli
Profonda l'omelia pronunciata dall'arcivescovo Battaglia: «Non nascondiamoci la verità - dice - Sono tanti in questo periodo storico i motivi per essere preoccupati, le ragioni per cui scoraggiarsi. Dalla guerra alla crisi energetica, da una pandemia globale al male endemico della criminalità locale ma non dimentichiamo neanche che dinanzi alle difficoltà della storia spesso a pagare sono quasi sempre gli ultimi, i poveri, i più piccoli, anche di età.
ettore rosato foto di bacco
Questa nostra città metropolitana ha bisogno di un sangue vivo, di una nuova linfa d'amore, di una nuova speranza, è questo che oggi il Signore ci chiede e Gennaro ci domanda».
dario franceschini