Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”
ANDREA TOSCHI
Colpo di scena al Tribunale di Milano nell' udienza di ieri del processo sul dissesto della Sopaf dei fratelli Magnoni, che tra gli imputati vede anche Andrea Toschi (amministratore delegato della società di gestione del risparmio Adenium Sgr spa con Alberto Ciaperoni), il consulente G.P. e il presidente dell' Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti (Inpgi) Andrea Camporese.
Quest' ultimo, infatti, accanto all' ipotesi di reato di truffa da 7,6 milioni ai danni dell' Inpgi e a favore di Sopaf nelle operazioni di trasferimento di quote di Fondo immobili pubblici (Fip), risponde anche di una accusa di corruzione che fino a ieri si reggeva prevalentemente su una prospettazione dei fatti messa a verbale da Toschi.
L' amministratore delegato di Adenium Sgr spa (in ipotesi a fronte degli investimenti veicolati su Adenium e dei contatti propiziati da Camporese quale presidente Inpgi) affermava di essersi intestato il 4 marzo 2013 un conto presso la banca Bsi di Lugano e di avervi detenuto fiduciariamente 142.000 euro per conto di Camporese, somma poi usata per vari prelievi in contanti nel corso del tempo fino al 2013.
GIORGIO TOSCHI
E sempre stando a Toschi, su sua indicazione un fiduciario della Bsi aveva prelevato e consegnato una tranche di soldi direttamente nelle mani di Camporese. Ma ieri in udienza il pm Gaetano Ruta ha depositato l' esito a sorpresa di una rogatoria svizzera nel cui ambito è stato interrogato proprio il fiduciario bancario indicato da Toschi. E la sua versione è molto diversa.
Opposta. Salvagente per Camporese e boomerang per Toschi. Il fiduciario racconta infatti di aver sì ricevuto da Toschi l' ordine di prelevare 53.000 euro, ma di averli poi consegnati non a Camporese, che specifica di non aver mai conosciuto, bensì proprio direttamente a mani a Toschi, nel corso di in un incontro a piedi in strada davanti alla stazione ferroviaria di Lugano.
andrea camporese
Ora si vedrà se nel seguito del processo Toschi insisterà nella propria versione dopo l' esito della rogatoria, che certo non giova alla credibilità di questo consulente finanziario arrestato nel maggio 2014 nell' indagine Sopaf condotta dalla GdF, e la cui parentela proprio con un fratello generale GdF (Giorgio) è tornata d' attualità sia appena prima sia subito dopo che il Consiglio dei Ministri ha nominato appunto il fratello Giorgio Toschi nuovo comandante generale della Guardia di Finanza.