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    TELECOM-MEDIA DO BRASIL – SI MUOVE ANCHE IL MAGNATE SLIM PER PROVARE A PRENDERE TIM BRASIL – LA CONTROLLATA DI TELECOM RISCHIA DI FINIRE A SPEZZATINO


     
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    Francesco Spini per “La Stampa

     

    SLIM SLIM

    C’è anche Carlos Slim e la sua America Movil tra le società che - sotto la regia di Oi e Btg Pactual con la probabile partecipazione della Vivo di Telefonica - stanno studiando un’offerta per sfilare Tim Brasil a Telecom Italia e farne uno spezzatino.

     

    Ad ammettere l’interesse del gruppo del magnate messicano (l’uomo più ricco del mondo, secondo Forbes) è il direttore finanziario Carlos Garcia-Moreno che, in un’intervista all’agenzia internazionale Bloomberg, parla di colloqui in fase iniziale con Oi, il campione nazionale che si sta fondendo con Portugal Telecom, «per capire meglio l’offerta e analizzare l’opportunità».

    marco patuano ad telecom italia marco patuano ad telecom italia

     

    Quanto al finanziamento, ragiona il manager, «non credo che sarà un problema. Presumendo che si tratterà di un’acquisizione: dobbiamo vedere l’ordine di grandezza, probabilmente dovremmo accollarci parte del debito».

     

    Lo scopo, insomma, appare quello su cui per mesi il mercato andava ragionando: uno spezzatino di Tim Brasil per levare lo scomodo concorrente (è il numero due del mercato mobile) e spartirsi i suoi 73 milioni di clienti. Piatto ricco, quindi. Un piatto che Slim e Oi (a cui potrebbe unirsi la Vivo di Telefonica) però vorrebbero pagare poco, o meglio, non quanto Telecom vorrebbe per venir meno alla propria linea, secondo cui - come hanno ribadito sabato il presidente Giuseppe Recchi e l’ad Marco Patuano - il Brasile resta «core», strategico.

    RECCHI RECCHI

     

    Le voci che circolano, rilanciate dall’agenzia carioca Estado, parlano di una possibile valorizzazione tra 12 e 13 miliardi di euro. Sarebbe, quindi, pari a 7 volte l’Ebitda, lontana quindi da quelle 11 volte che Telefonica ha applicato a Gvt per la gioia di Vivendi, e che Telecom gradirebbe veder replicate per prendere in considerazione l’offerta. Con gli stessi multipli si giungerebbe a circa 20 miliardi di euro, più o meno il doppio rispetto alle attuali valutazioni di Borsa.

     

    Per Telecom, che di Tim Brasil ha il 67%, significherebbe un incasso di 13,4 miliardi, contro gli 8-8,7 miliardi che arriverebbero se fossero confermate le indiscrezioni. Secondo le quali i tempi sarebbero stretti. La proposta della cordata - preannunciata da Oi nel mezzo della battaglia tra Telecom e Telefonica per Gvt - potrebbe arrivare prima del 30 settembre, quando partirà l’asta per le frequenze a 700 Mhz per il 4G in Brasile.

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    Per quella data Telecom (a cui ieri Fitch ha confermato il rating tripla B-) saprà inoltre l’esito della vendita in Argentina, che ancora non si è finalizzata. Anche da questo (un possibile mancato incasso), probabilmente, dipenderà l’atteggiamento di Telecom. A San Paolo il mercato comincia ad agitarsi: Tim Brasil a contrattazioni ancora aperte, registra rialzi anche superiori dell’8%. Su del 2% le Telecom a Milano.

     

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