Luigi Grassia per “la Stampa”
CLINTON E NERIO ALESSANDRI DI TECHNOGYM
Il suo marchio spicca sugli attrezzi di molte palestre; adesso la Technogym fa notizia anche in Borsa. La società che produce materiali per lo sport debutterà alla quotazione a Piazza Affari, e secondo fonti finanziarie lo farà già entro la fine di quest’anno. Dalla Technogym peraltro non confermano che i tempi siano necessariamente questi.
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Fondata nel 1983 a Cesena da Nerio Alessandri, al momento la Technogym è controllata al 60% dai fratelli Nerio e Pierluigi Alessandri e al 40% dal fondo Arle Capital Partners. Quanto ai numeri di bilancio, la società nel 2014 ha fatturato 466 milioni di euro (+13% sull’anno precedente) con un indice di redditività Ebitda in aumento del 77% a 64,8 milioni. Il debito ammonta a 57,2 milioni di euro, in calo rispetto agli 87 milioni del 2013.
Technogym ha 2200 dipendenti e ha creato centri benessere in tutto il mondo.
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Ha 14 filiali in Europa, negli Stati Uniti, in Sud America, in Medio Oriente, nel resto dell’Asia e in Australia, e trae il 90% del giro d’affari alle esportazioni in più di 100 Paesi.
Al di là delle cifre, la Technogym ha alle spalle una storia che comincia in modo un po’ americano, con Nerio Alessandri che la crea (all’età di 22 anni) cominciando a costruire attrezzi sportivi nel garage della sua casa.
Però la Techogym si propone come alternativa alle concezioni americane nella filosofia di base. Nel 1992 ha definito il suo concetto di benessere come «uno stile di vita basato sulla regolare attività fisica, una dieta equilibrata e un atteggiamento positivo», aggiungendo al logo aziendale lo slogan «The Wellness Company». Il concetto di wellness si propone come alternativa al concetto americano di fitness.
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