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    IL MURARO DEL PIANTO - RIFIUTI E CONSULENZE ALL'AMA, SI RIAPRE IL CASO DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DEL COMUNE DI ROMA PAOLA MURARO: E’ STATA CONVOCATA INSIEME A VIRGINIA RAGGI DALLA COMMISSIONE D' INCHIESTA - LUNEDÌ SI SAPRÀ SE È INDAGATA - DA CHIARIRE LE SUE TELEFONATE CON SALVATORE BUZZI


     
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    Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

     

    virginia raggi paola muraro virginia raggi paola muraro

    C' è una nuova bufera che rischia di travolgere la giunta guidata da Virginia Raggi. Perché lunedì alle 17 la sindaca è stata convocata dalla commissione parlamentare di indagine sulle Ecomafie. E con lei ci sarà Paola Muraro, assessore all' Ambiente finita al centro delle polemiche appena un mese fa per la consulenza ottenuta dall' Ama, l' Azienda municipalizzata che si occupa dei rifiuti, grazie ai suoi rapporti con gli ex dirigenti.

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    Ma anche per il legame con Manlio Cerroni, il ras delle discariche protagonista di svariate inchieste e processi. E proprio in quella sede la Procura di Roma potrebbe scoprire le carte, rivelando se davvero Muraro è indagata nell' ambito delle verifiche avviate prima che fosse scelta per ricoprire uno dei posti chiave del Campidoglio.

     

    «Non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione o controindicazione rispetto al calendario dei lavori, quindi procediamo come previsto», chiarisce il presidente della commissione Alessandro Bratti, Pd. E aggiunge: «A fine luglio Muraro ci chiese di anticipare la sua audizione ma non ritenemmo ce ne fosse la necessità e quindi confermammo la convocazione per il 5 settembre».

     

    PAOLA MURARO PAOLA MURARO

    La Ecomafie ha gli stessi poteri della magistratura, con i pubblici ministeri lavora spesso in tandem. Dunque la procedura prevede che le persone convocate possano farsi assistere da un legale qualora ritengano che le loro dichiarazioni possano essere utilizzate anche ai fini dell' inchiesta penale. Inevitabile che si debba conoscere a che punto sono gli accertamenti condotti dal sostituto Alberto Galanti.

     

    Anche per evitare possibili interferenze tra i due organismi. E forse non è un caso che l' avvocato Salvatore Sciullo abbia già fatto sapere che Muraro potrebbe chiedere di essere ascoltata in audizione segreta, almeno per quanto riguarda alcuni passaggi. «Siamo pronti a valutare ogni istanza delle parti interessate», conferma Bratti.

     

    PAOLA MURARO PAOLA MURARO

    Il coinvolgimento di Muraro nell' indagine penale non è mai stato un mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo avuto nella gestione del tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà di Cerroni, che è già a processo per fatti passati ed è stato iscritto sul registro degli indagati pure nel nuovo fascicolo. Muraro è sempre stata favorevole - e lo ha dichiarato più volte pubblicamente - alla riapertura dell' impianto ma su questo è entrata in rotta di collisione con l' ex presidente dell' Ama, Daniele Fortini, che ha invece votato per la chiusura visto che il tritovagliatore era al centro di un' inchiesta.

     

    E proprio questa sua posizione, i motivi che la convincevano della necessità di utilizzarlo nonostante non fosse stato ritenuto idoneo, è adesso oggetto di approfondimenti da parte dei magistrati.

    MANLIO CERRONI MANLIO CERRONI

     

    Diversi mesi prima della nomina di Muraro ad assessore erano state avviate verifiche anche sugli impianti di Tmb (Trattamento meccanico biologico) di cui la funzionaria era responsabile proprio per conto dell' Ama. E in quell' ambito sono emersi i suoi rapporti con Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, entrambi ai vertici della municipalizzata quando sindaco di Roma era Gianni Alemanno, adesso imputati nel processo di «Mafia Capitale». Per il suo ruolo di consulente dal 2004 al 2012, Muraro ha ottenuto un compenso da oltre un milione di euro. «Tutto regolare», si è difesa davanti alla Giunta.

    salvatore buzzi con il quarto stato alle spalle salvatore buzzi con il quarto stato alle spalle

     

    L' ultimo filone ancora da esplorare riguarda le sue telefonate con Salvatore Buzzi, ritenuto insieme all' ex estremista dei Nar Massimo Carminati, il capo dell' organizzazione mafiosa che nella capitale otteneva appalti e nomine in cambio di soldi e favori. Quelle conversazioni non sono state ritenute «penalmente rilevanti» al momento di individuare gli eventuali illeciti compiuti dal capo delle cooperative e dai suoi presunti complici, ma si è deciso di rileggerle adesso che il ruolo di Muraro all' interno dell' Ama è emerso con maggior nitidezza, per scoprire se all' epoca la donna possa aver in qualche modo favorito l' organizzazione.

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