ANDREA ZAMBENEDETTI per la Stampa
salvini
La Lega rompe l’alleanza a Vicenza e Forza Italia toglie l’appoggio al candidato leghista a Treviso. È l’effetto Vinitaly. Se domenica è saltato l’incontro tra Salvini e Di Maio è invece andato in scena quello tra il segretario veneto leghista e il segretario federale del Carroccio. Un brindisi, tra Gianantonio Da Re e Matteo Salvini, che ha fatto saltare gli accordi presi prima delle elezioni dello scorso quattro marzo e del sorpasso leghista sugli azzurri.
salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa
«La sezione di Vicenza - ha spiegato il segretario Veneto della Lega, Da Re - ha rilevato che il candidato scelto da Forza Italia, Fabio Mantovani è stato massacrato proprio dal partito che lo aveva proposto. A venti giorni dal deposito delle liste loro non avevano ancora le idee chiare e quindi noi abbiamo deciso di appoggiare Francesco Rucco, candidato delle liste civiche».
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Un cambio di alfiere tutto interno al centrodestra che ha azzerato tre mesi di campagna elettorale. Se lo strappo vicentino avrà ripercussioni nazionali sulla partita per la nascita del nuovo governo è presto per dirlo. Ciò che è certo è che la faglia aperta da questo terremoto ha già spaccato la terra su cui basa la coalizione trevigiana, presentata dai maggiorenti di Forza Italia e Lega lo scorso gennaio. «Al primo turno andremo divisi, al secondo vedremo», aggiunge Da Re.
salvini e berlusconi in conferenza stampa
Nel resto del Veneto il summit di oggi a Padova tra i due partiti del centrodestra ha visto sul tavolo una sola eccezione: Villafranca Veronese dove il partito di Salvini e quello di Berlusconi saranno assieme dal primo turno. Da San Donà di Piave a Adria quindi al primo turno i due partiti sosterranno candidati diversi. Se il brindisi del Vinitaly sarà solo un piccolo aperitivo da bere in terra veneta o se diventerà il bicchiere dell’addio a livello nazionale a questo punto lo diranno i fatti.
salvini e berlusconi in conferenza stampa