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    ARMA CAMUFFATA - SI TRUCCA DA UOMO PER SOSTITUIRE IL FRATELLO ALL’ESAME DA CARABINIERE! – UNA GIOVANE AVVOCATESSA SCOPERTA DAI MILITARI: VOLEVA FAR SUPERARE IL CONCORSO AL FRATELLO PIU’ PICCOLO – NON È LA PRIMA VOLTA CHE VIENE ARCHITETTATO UNO SCAMBIO D'IDENTITÀ TRA FRATELLI: TUTTI I PRECEDENTI


     
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    esame esame

    Silvia Mancinelli per il Tempo

     

    Per far passare il concorso di allievo carabiniere al fratello più piccolo, non lo ha aiutato a studiare. È andata oltre, fingendosi maschio e vestendo letteralmente i suoi panni per sostenere l' esame. È successo a Roma, giovedì pomeriggio. Una ventiseienne di Messina, sorella maggiore del candidato diciannovenne, è stata smascherata tra i banchi della caserma «Salvo D' Acquisto» di viale Tor di Quinto grazie alla segnalazione del personale addetto al centro nazionale selezione e reclutamento.

     

    Inutili i tentativi grotteschi della ragazza di nascondere i lunghi e fluenti capelli odi camuffare il delicato timbro di voce: è stata scoperta e messa con le spalle al muro anche dopo, quando a confermare la messa in scena sono stati i militari in servizio nell' ufficio sanitario della caserma.

     

     

    donna vestita da uomo donna vestita da uomo

    La giovane, laureata in giurisprudenza e recentemente iscritta all' ordine degli avvocati, era convinta di passare inosservata tra gli oltre mille suoi coetanei impegnati nella prova scritta. Lei, studiosa da sempre e impegnata in politica dove a giugno scorso aveva tentato di farsi eleggere consigliere comunale nella «sua» Sant' Agata di Militello in provincia di Messina, avrebbe compilato facilmente i quiz, lasciando al fratello l' onere dell' orale. Ormai stanata, è stata costretta ad ammettere le sue responsabilità e a tornare da dove era venuta, con libri e vestiti del fratello minore. Sequestrata la documentazione concorsuale, spetterà ora all' autorità giudiziaria valutare la posizione di entrambi, sui quali continuano a indagare i carabinieri della stazione Ponte Milvio.

     

    Non è d' altronde la prima volta che viene architettato uno scambio d' identità tra fratelli.

    Proprio i carabinieri, a Varese, denunciarono una 38enne del posto che per anni era riuscita a spacciarsi per il fratello, residente in Puglia e ignaro di tutto. Con il suo documento, forte a differenza dell' avvocato messinese di modi e fisionomia maschili, aveva addirittura ottenuto l' assunzione in un' azienda. È stata smascherata solo quando un ex collega l'ha denunciata per minacce e ingiurie. Al momento di rintracciare il destinatario della querela, i militari si sono ritrovati faccia a faccia con il fratello della donna, caduto dalle nuvole una volta scoperta la sua ignara doppia vita.

     

    carabinieri carabinieri

    Succede invece più spesso che un fratello prenda in prestito l' identità dell' altro per eludere un controllo: è successo a Riccione, dove i carabinieri hanno smascherato un ubriaco alla guida che si è finto il gemello per non farsi togliere la patente. Così come pure fece un altro uomo sulla Flaminia, ormai senza punti, spacciatosi per il fratello di dieci anni più giovane e finito in cella per una notte, inevitabilmente scoperto. La Polstrada di Novara bloccò un automobilista indisciplinato per lo stesso motivo, mentre il fratello a casa ignaro del giochino alle loro spalle- rischiava di vedersi intestare una multa.

     

    carabiniere carabiniere

    C' è stato anche chi, a Modena, si è appropriato dell' identità e dei documenti del fratello approfittando del fatto che fosse morto due anni prima. L' uomo, un turco clandestino a Reggio Emilia, temeva l' espulsione dopo il controllo dei vigili urbani e pensò bene disviare il problema appropriandosi della posizione regolare del fratello, in possesso del permesso di soggiorno.

     

    Lo scambio d' identità tra gemelli e non solo è così frequente nella vita reale, che il primo giugno un uomo ha compilato un cid scrivendo il nome del fratello, da aver ispirato negli anni una serie di film. In «The Pretty One» una ragazza abbandona il suo nome per prendere quello della sorella identica a lei e morta in un incidente stradale. Stanca della sua vita «invisibile», a dispetto di quella dell' altra, prende la tragedia come un' opportunità di rinascita.

     

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