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    COLPITO E AUTO-AFFONDATO: SI TUFFA DA 36 METRI DI ALTEZZA E FINISCE SU UNA BARCA DI PASSAGGIO - IL SIRIANO, CHE SI E' LANCIATO DALLE ROCCE DI RAOUCHE, IN LIBANO, E' MORTO SUL COLPO, MENTRE IL CAPITANO DELLA PICCOLA NAVE E' STATO RICOVERATO IN OSPEDALE - IMPOSSIBILE PER ENTRAMBI PREVEDERE QUELLO CHE STAVA SUCCEDENDO, ANCHE SE ALCUNI SPETTATORI HANNO PROVATO CON LE LORO URLA A FERMARE IL RAGAZZO - VIDEO


     
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    Dagotraduzione dal DailyMail

     

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    Un uomo è morto dopo essersi gettato in mare da una scogliera di 36 metri ed essere accidentalmente atterrato su una barca turistica.

     

    Fahd Ibrahim Jamil Al-Lakma è saltato dal lato delle rocce Raouche a Beirut, in Libano, domenica scorsa. Il siriano non ha sentito le grida di avvertimento degli spettatori che lo avvisavano di una barca proprio sotto di lui.

     

    La barca turistica era appena uscita da un tunnel sotto la scogliera che ha probabilmente oscurato la vista a chi guidava. Si sentono rantoli udibili quando l'uomo, che proveniva dalla città di Hajin nel governatorato di Deir ez-Zor orientale della Siria, si scontra con la barca con un tonfo udibile.

     

    L’uomo e caduto da un'altezza di 36 metri e ha sbattuto la testa sulla barca: è morto all'istante e ha ferito anche il capitano della barca.

     

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    Agenti della Protezione civile libanese hanno tirato fuori dall'acqua il corpo del giovane e lo hanno portato in ospedale, dove è stato dichiarato morto.

     

    Il capitano è stato portato in un altro ospedale, dove è stato medicato per le ferite.

     

    Buttarsi dalle rocce di Raouche nel mare sottostante è un'attività popolare tra i giovani della capitale libanese. Non è chiaro da quanto tempo la vittima fosse in Libano, ma la sua città natale in Siria è stata occupata dal gruppo dello Stato Islamico nel 2014.

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