1. GLI SCIACALLI DEL WEB VOGLIONO SILVIO MORTO
Estratto dell’articolo di Hoara Borselli per “Libero quotidiano”
daniela collu 5
Se ci fosse un’unità di misura per quantificare il cinismo e la bruttezza di una persona, non fisica perché il body shaming la trovo una pratica da cretini -, non servirebbero numeri, basterebbe imbattersi nel profilo social di un Sola.
Precisamente di Enrico Sola, torinese, di sinistra, che di mestiere scrive. (Suzukimaruti), così si presenta alla platea web. Uno che ha piazzato la sua firma su Post.it dove pare da due anni non scriva più. Il Sola è la plastica rappresentazione del fango che circola su Berlusconi, l’esempio del fallimento educativo di una persona, l’esempio di tutto ciò che non dovremmo essere.
[…] alla notizia del ricovero in terapia intensiva del Cavaliere leggete cosa ha scritto: «Trump quasi in galera, Berlusconi quasi morto, la Juve quasi in B. Stai a vedere che le preghiere funzionano. Quasi». E ancora: «Se muore non mi dispiaccio certo. Quell’uomo lì merita il peggio»; «Al di là dell’humour, se muore Berlusconi non sono certo triste. Avrei preferito prima, molto prima»; «A me va benissimo sottoterra. È uno che finirà sulla pagina dei cattivi della Storia. E ha responsabilità enormi, in termini di gente morta e di vite rovinate».
DANIELA COLLU SI AUGURA LA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI
Siccome i cretini non hanno sesso, c’è anche una quota rosa che fa compagnia al Sola. Tale Daniela Collu, scrittrice italiana che pubblica pure per Mondadori mi dicono. Cercando informazioni sudi lei, leggo che sull’web è conosciuta come “Stazzitta” che sembra essere anche il nome del suo blog. Peccato che l’unica volta in cui avrebbe fatto bene a tacere abbia parlato, o meglio cinguettato: «La morte non si augura a nessun ahahah-pe-pe-pe-.». Credo che commentare questa vergogna sia del tutto superfluo. Solo sdegno, grande sdegno per chi, come queste persone, il rispetto è un valore sconosciuto. E non servono lauree da intellettuali per apparire migliori.
ENRICO SOLA SI AUGURA LA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI
[…] Non mancano poi le polemiche. Una su tutte riguarda le parole del leader di Azione Carlo Calenda ospite a Tagadà su La7. «Spesso si è parlato del tramonto politico di Berlusconi» è stata la premessa della conduttrice Tiziana Panella, «che cosa significa per la politica italiana tutta ma più in particolare per questo centrodestra, un allontanamento dalla scena di Silvio Berlusconi, indipendentemente dall’esito che ci auguriamo positivo?».
Ecco la risposta che ha fatto infuriare: «Prima di tutto il pensiero va a lui e ai suoi familiari – ha detto – in secondo luogo, penso che è la chiusura di fatto della Seconda Repubblica, perché la Seconda Repubblica è Berlusconi, nel bene e nel male. Io non ho mai creduto alla successione di Berlusconi, nel senso che non ho mai creduto che ci possa essere un altro Berlusconi».
Un utente su Twitter scrive: […] «Scopriamo che Calenda gufa da sciacallo perché Berlusconi muoia per dire che con la sua morte finisce la seconda Repubblica così lui si candida ad essere il leader del centro» dice un altro utente. […]
2. ATTIVISMO, DIRITTI E MAGARI MORI: DA DANIELA COLLU IN POI, È TREND AUGURARE LA MORTE A BERLUSCONI
Estratto dell’articolo di Grazia Sambruna per www.mowmag.com
IL TWEET DI DANIELA COLLU SU BERLUSCONI
Silvio Berlusconi è ricoverato al San Raffaele. […] Sui social, fioccano battute, sul fatto che il Cavaliere si spegnerà venerdì per poi risorgere la domenica di Pasqua. Certi che gli autori di tali imprescindibili boutade abbiano davanti a sé un glorioso futuro nella stand up comedy, veniamo al cortocircuito che più ci preme sottolineare: in un mondo (social) in cui ogni giorno si compiono "grandissime battaglie" per diritti, inclusione e ma 'ndo vai se l'attivismo non lo fai, a molti pare normalissimo, anzi pure doveroso e divertente, augurare la morte a un 87enne con la leucemia. Perché al momento questo è Silvio Berlusconi: un 87enne con la leucemia. Daje a ride.
DANIELA COLLU
[…] A farlo, oltre a utenti comuni, arrivano anche insospettabili. Come Daniela Collu, autrice, speaker radiofonica e anche conduttrice tv oltre che scrittrice. Più di 300mila follower su Instagram, la nostra si è prodotta in un tweet dal tono trionfale e sguaiato che si è vista costretta a cancellare dopo pochi minuti, dato il sentiment non proprio "positivo" generato dalle sue parole. Parole che vi riportiamo qui di seguito:
Il tweet (cancellato) di Daniela Collu a commento delle condizioni di salute di Berlusconi
Oltre a una pioggia di critiche per i toni utlizzati che non esitiamo a definire quantomeno beceri, c'è anche chi ha fatto notare come Collu abbia per anni lavorato in Mediaset. "Sì, ma mi pagava Endemol", risponde lei.
Sulle sue pubblicazioni per Mondadori, invece, silenzio. E poi la scelta di eliminare il cinguettio "perché mi state annoiando". Un passo falso niente male per una che si è fatta notare proprio per l'impeccabile gestione della comunicazione social, lato self-branding.
IL LIBRO DI DANIELA COLLU PUBBLICATO DA MONDADORI
[…] Su un ottantasettenne apparentemente in fin di vita, quindi, si può dire la qualunque, ma guai a toccare, anche solo a fare una carezza tinta d'ironia a chi sta a cuore a quelli che ben twittano.
Perché non è rispettoso. In un mondo social in cui il massimo dell'offesa resta non mettere un asterisco al termine delle parole, sulla leucemia di Silvio Berlusconi è possibile invece, quasi doveroso, sparare a zero. Sentendosi pure dalla parte della ragione.
Anzi, bloccando chiunque si permetta di far notare l'infelicità di quanto twittato. Dopotutto, non si erano mica messe in discussione delle schwa. Che male c'è?
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