Guido Santevecchi per www.corriere.it
XI JINPING AL FORUM ECONOMICO DI BOAO
C’è qualcosa di nuovo nel pensiero di Xi Jinping sulla guerra in Ucraina, la sua amicizia «senza limiti» con Vladimir Putin e lo scontro strisciante tra Cina e Stati Uniti? Il presidente cinese oggi ha tenuto un discorso sulla «sfida per costruire un brillante futuro attraverso la cooperazione».
Teatro dell’intervento virtuale in videoconferenza il Forum economico di Boao, considerato l’equivalente mandarino di Davos.
XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI
Una volta questi discorsi inaugurali promettevano «la grande apertura cinese agli investimenti globali» ed erano trascurati dai pechinologi come puri esercizi di retorica. Ora i politologi li leggono attentamente nella speranza di cogliervi qualche aggiornamento nella posizione del presidente cinese, soprattutto alla crisi ucraina.
La frase chiave di oggi sembra quella in cui Xi avverte che il «disaccoppiamento economico» e le pressioni che tagliano le catene di approvvigionamento non possono funzionare.
XI JINPING AL FORUM ECONOMICO DI BOAO 1
Si tratta dell’ennesima opposizione alle sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia (che nel discorso ha definito «il braccio lungo della giurisdizione»), ma anche di un appello a continuare a intrattenere rapporti commerciali con la Cina, quel «business as usual» che Xi ha invocato negli ultimi colloqui con il presidente americano Joe Biden e con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
xi jinping ursula von der leyen summit ue cina
Nel discorso di oggi il segretario generale comunista non ha citato Stati Uniti e Unione europea, però era sicuramente rivolta ai due blocchi rivali l’osservazione che «i fatti hanno provato di nuovo come una mentalità da guerra fredda, politiche egemoniche e di potenza infrangono la pace».
Xi Jinping e Vladimir Putin
La ricetta cinese? Xi dice che la Cina vorrebbe proporre «un’iniziativa globale con al centro il principio dell’indivisibilità della sicurezza, che si opponga alla costruzione di sistemi di sicurezza nazionali sulla base dell’insicurezza di altri Paesi».
xi jinping vladimir putin
Nessun dettaglio su questa iniziativa: detta così sembra un saggio proverbio mandarino e riassume l’ambiguità di Pechino riguardo all’invasione russa dell’Ucraina (che Xi non ha mai chiamato invasione).
Nel giudizio di Pechino, la responsabilità della guerra è la politica di sicurezza di Stati Uniti, Nato e Unione europea che rifiutandosi di abbandonare l’Ucraina di fronte alle minacce prima e all’aggressione di Putin poi, hanno minato la sicurezza della Russia.
XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI
Xi ha anche evocato l’Onu, sostenendo che «bisogna seguire il dettato della Carta delle Nazioni Unite che indica la via del dialogo e del negoziato per risolvere i conflitti tra Paesi». Ma la sua Cina si è astenuta in tutti i voti di condanna delle Nazioni Unite per l’aggressione russa, si è astenuta anche quando l’Assemblea generale ha invocato la fine del disastro umanitario in Ucraina.
Ultimo pensiero di giornata di Xi: «Siamo tutti sulla stessa barca, con un destino comune, in un oceano tempestoso... cercare di buttare qualcuno in mare è inaccettabile».
xi jinping