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    SILVIA ROMANO TRADITA O VENDUTA? I CARABINIERI SETACCIANO L'ONLUS DELLA COOPERANTE – I GENITORI ACCUSANO: “NOSTRA FIGLIA E’ STATA LASCIATA SOLA” - CONTROLLI SUL MASAI, MARITO DELLA FONDATRICE DELLA ONLUS LILIAN SORA - LEI E I RESPONSABILI DELL' ASSOCIAZIONE RISCHIANO L' ACCUSA DI FAVOREGGIAMENTO NEI CONFRONTI DEI RAPITORI....


     
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    Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

     

    SILVIA ROMANO SILVIA ROMANO

    «Nostra figlia è stata lasciata da sola»: è stata questa accusa pesante e diretta lanciata dai genitori di Silvia Romano a portare i carabinieri del Ros negli uffici della Onlus «Africa Milele». Accusa confermata dalla stessa ragazza domenica pomeriggio quando nel suo interrogatorio davanti a magistrati e investigatori ha raccontato di essere rimasta in Kenya, nel villaggio di Chakama, senza alcuna misura di sicurezza.

     

    La perquisizione ordinata ieri dai magistrati serve dunque a controllare la documentazione relativa alla missione, ad accertare quali precauzioni siano state adottate per proteggere i volontari. Perché il vero interrogativo è fin troppo evidente: il sequestro poteva essere evitato?

     

    SILVIA ROMANO SILVIA ROMANO

    Non ci sono indagati al momento, ma se fosse stabilito che non sono stati seguiti i protocolli di sicurezza per questo tipo di missioni la fondatrice Lilian Sora e i responsabili dell' associazione rischiano l' accusa di favoreggiamento nei confronti dei rapitori. Anche Silvia dovrà essere nuovamente ascoltata dai magistrati, ma in questi giorni si sta cercando di farle ritrovare serenità con la sua famiglia. E dunque la convocazione è prevista nelle prossime settimane.

     

    La prima segnalazione di «anomalie e criticità» arriva dall' Unità di crisi della Farnesina e dal suo responsabile Stefano Verrecchia subito dopo il sequestro avvenuto nel novembre 2018. Il diplomatico si fa portavoce dello stato d' animo della famiglia che accusa «Africa Milele» di non aver dato a Silvia «alcun aiuto a gestire una situazione complicata come può essere quella di un villaggio africano».

    GIUSEPPE CONTE - SILVIA ROMANO CON I GENITORI - LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE - SILVIA ROMANO CON I GENITORI - LUIGI DI MAIO

     

    Si scopre così che sono state omesse anche le regole minime. Manca la registrazione al sito «Viaggiare informati» e presso l' ambasciata ci sono dubbi anche sulle polizze assicurative stipulate per chi accetta di andare in Kenya per accudire i bambini e insegnare loro a leggere e scrivere.

     

    Quando agli inizi del 2019 i carabinieri del Ros vanno a Malindi per ricostruire le fasi della cattura di Silvia scoprono che la sicurezza del villaggio era stata affidata a Joseph, un masai. In realtà si tratta del marito di Lilian Sora.

     

     La donna era arrivata in Kenya nel 2000 per una vacanza con il marito italiano ma aveva deciso di rimanere e aprire un orfanatrofio per accudire i piccoli orfani, ma anche altri bambini occupandosi della loro educazione, di consegnare alle famiglie cibo e medicine. E aveva sposato Joseph al quale aveva affidato l' organizzazione del villaggio. Su questo Silvia adesso ha fornito dettagli ritenuti fondamentali dal procuratore Michele Prestipino e dal pubblico ministero Sergio Colaiocco per decidere di verificare tutte le possibili omissioni. «Qualche giorno prima della mia cattura - ha spiegato la giovane - due uomini vennero a cercarmi nel villaggio. Io lo seppi dopo ma il masai che doveva essere con noi non fece nulla su questo episodio».

    SILVIA ROMANO SILVIA ROMANO

     

    Ecco allora che diventa fondamentale ricostruire che cosa accadde in quei giorni per scoprire se qualcuno, anche inconsapevolmente, possa aver tradito Silvia raccontando che al villaggio c' era una ragazza bianca. O se invece la volontaria sia stata «venduta» come ipotizzano sin dai primi momenti i poliziotti kenyoti.

     

    Del resto è noto che gli occidentali sono merce preziosa per i gruppi criminali e ancor più per i fondamentalisti. E dunque si deve stabilire se fossero state predisposte scorte e misure di sicurezza per evitare che Silvia cadesse preda dei rapitori. I carabinieri hanno sequestrato i computer per acquisire le mail, i protocolli, i contratti di assicurazione.

     

    Ieri la giovane volontaria ha pubblicato un post di ringraziamento ai musulmani d' Italia che le hanno espresso solidarietà con un video dove si alternano le persone che le danno il bentornata. « As-Salamu Alaikum wa rahmatullahi a tutti voi che Allah vi benedica per tutto questo affetto che mi state dimostrando.

    SILVIA ROMANO SILVIA ROMANO

     

    Grazie a Dio, grazie grazie! È bellissimo questo video, è un' emozione grande. Ciao fratelli! A presto In sha' Allah! ».

    SILVIA ROMANO SILVIA ROMANO SILVIA ROMANO CON IL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE SILVIA ROMANO CON IL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE

     

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