1 - I BERLUSCONI INCASSANO 84 MILIONI
N.Sun. per “Libero quotidiano”
Utili boom e nuovo consiglio d'amministrazione per Fininvest con l'ingresso di Adriano Galliani e Niccolò Ghedini. Prendono il posto di tre professionisti che hanno brillato molto nella costellazione del Cavaliere: Bruno Ermolli (il maestro di Marina), Roberto Poli (commercialista di grido) e Pasquale Cannatelli, l'uomo della finanza che il Cavaliere ha portato in Parlamento due anni fa.
silvio berlusconi con veronica lario la ex moglie di putin e i figli
Le nomine sono avvenute al termine di un'assemblea dei soci non certo avara di soddisfazioni per la cassaforte della famiglia Berlusconi. Fininvest, ancora una volta, si è dimostrata fonte di grande ricchezza per la dinastia. Silvio e i suoi ragazzi si sono divisi una torta di dividendi da 84 milioni a valere su un utile consolidato di 220 milioni. Un risultato in forte crescita rispetto ai 202,8 milioni del 2018. Escludendo le partite non ricorrenti, il risultato è positivo per circa 213 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto ai 117 milioni realizzato nell'esercizio precedente, sempre escludendo le partite straordinarie.
SILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINA
A questo punto, però, occorre fare una piccola focalizzazione di natura contabile per capire esattamente come sono andate le cose. I 220 milioni sono l'utile di gruppo. Quello che conta, a fini del dividendo, è il risultato della sola Fininvest che nel 2019 è stato esattamente di 84 milioni. Vuol dire che la famiglia si è divisa tutti i guadagni di Fininvest dell'anno scorso. Nel 2018 aveva fatto ancora di più: si era assegnata un dividendo di 92 milioni a fronte di un risultato netto di 57,8 milioni.
La differenza era arrivata utilizzando le riserve. L'azionariato di Fininvest vede le holding personali di Silvio Berlusconi detenere il 63% circa del capitale, i primi due figli (Marina e Pier Silvio) con oltre il 7% ciascuno, mentre la società comune di Barbara, Eleonora e Luigi ha poco più del 21%. In base a queste quote il Cavaliere si è portato a casa più di cinquanta milioni. Poco più di sei milioni a testa Marina e Pier Silvio. I tre ragazzi di Veronica Lario si sono divisi all'incirca 16 milioni.
pier silvio berlusconi con la figlia lucrezia
Il 2020 potrebbe essere molto meno generoso. I risultati, si legge nella relazione di bilancio «saranno inevitabilmente condizionati dalla crisi generata dal Covid-19, crisi di cui ad oggi non è possibile stimare con precisione l'evoluzione. Tuttavia, la solidità strategica, economica e patrimoniale evidenziata ha permesso a tutte le aziende del Gruppo di attivarsi efficacemente per affrontare l'emergenza e per mitigarne al massimo gli effetti negativi sui rispettivi business».
C'è anche da dire che, nonostante i brillanti risultati neanche il 2019 è andato esente da difficoltà. Il fatturato, per esempio è sceso a 3.886,4 milioni di euro rispetto ai 4.429,5 milioni del 2018 (-12,3%). «Una flessione da attribuire in gran parte al venir meno per Mediaset dei ricavi pubblicitari legati ai Mondiali di calcio e alla cessazione dell'attività di pay-tv» scrive Marina nella relazione di bilancio nella veste di presidente.
adriano galliani allo stadio
L'indebitamento è salito a 1,305 miliardi rispetto agli 878,8 milioni del 2018. Il peggioramento di 426 milioni è riconducibile agli investimenti di natura strategica effettuati nel corso dell'esercizio. In particolare da parte di Mediaset con la scalata a Prosienbensat. In ogni caso il gruppo è ancora in grado di generare una cassa di 330 milioni. Silvio e suoi ragazzi possono dormire tranquilli.
2 - FININVEST, 220 MILIONI DI UTILE E MEDIASET ACCELERA SU MFE
MR. per “il Giornale”
Sia investitori finanziari sia gruppi media hanno contattato «nelle ultime settimane» Mediaset, mostrando interesse per i progetti del Biscione in particolare basati su MediaForEurope e sulla creazione di un nuovo polo televisivo europeo. Ad annunciarlo è stato il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, nel suo discorso all'assemblea degli azionisti, svoltasi a distanza per le regole del Covid, che ha approvato il bilancio: l'utile di 190 milioni è stato messo a riserva.
NICCOLO' GHEDINI SILVIO BERLUSCONI
«Nelle ultime settimane - anche durante l'emergenza sanitaria - abbiamo ricevuto molto interesse da parte di investitori finanziari e partner industriali, per le prospettive che questa nuova dimensione potrebbe aprire», ha sottolineato Confalonieri. In sostanza il mercato promuove la strategia europea e quindi il riassetto del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi imperniato su Mfe. Gli occhi degli analisti restano poi puntati sul destino del broadcaster tedesco ProsiebenSat, di cui Mediaset è il primo socio con poco meno del 25% e che ha visto il finanziere ceco Daniel Kretinsky e i suoi partner limare la propria quota sotto il 10 per cento.
Ermolli e Giulia Maria Crespi
Dal punto di vista degli equilibri assembleari il cda di Mediaset ha ammesso al voto Vivendi, secondo socio dietro a Fininvest, ma non Simon Fiduciaria. E, sempre Confalonieri ha prima bollato il tentativo di scalata di Vivendi come «un esempio negativo di campagna malriuscita per la conquista ostile di un'azienda».
Ma anche lo stesso progetto Mfe, considerato da Mediaset ancora più necessario e strategico dopo la pandemia, viene rallentato -ha proseguito Confalonieri - «dall'atteggiamento ostruzionistico di Vivendi.
BARBARA BERLUSCONI
Ieri, inoltre, si è svolta l'assemblea di Fininvest, presieduta da Marina Berlusconi, che ha approvato il bilancio 2019 chiuso con un utile consolidato di 220,3 milioni, in crescita rispetto ai 203 milioni dell'anno precedente. Nel 2019 il gruppo ha effettuato investimenti per 1,166 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto al 2018. Gli investimenti strategici effettuati, in particolare da Mediaset in ProsiebenSat, hanno determinato un incremento dell'indebitamento a fine 2019 (1,3 miliardi).
«I risultati 2020 saranno inevitabilmente condizionati dalla crisi generata dalla pandemia da Covid-19, crisi di cui ad oggi non è possibile stimare con precisione l'evoluzione», si legge in una nota che precisa come «la solidità strategica, economica e patrimoniale evidenziata ha permesso a tutte le aziende del gruppo di attivarsi efficacemente per affrontare l'emergenza e per mitigarne al massimo gli effetti negativi».
luigi e silvio berlusconi
L'assise ha deliberato di distribuire ai soci l'intero utile 2019 della capogruppo pari a 84,2 milioni di euro. L'assemblea di Fininvest ha infine rinnovato il cda. Confermati Marina Berlusconi, Danilo Pellegrino (ad), Barbara Berlusconi, Luigi Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi e Salvatore Sciascia. Assieme a loro sono stati nominati Adriano Galliani e Niccolò Ghedini in luogo di Pasquale Cannatelli, Bruno Ermolli e Roberto Poli.