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    “SE SONO COLPEVOLI, I DUE DI VITERBO VANNO CASTRATI E MESSI AI LAVORI FORZATI” - UNO DEI LEADER DI CASAPOUND, SIMONE DI STEFANO: “NOI CI INDIGNIAMO PER TUTTI GLI STUPRI MA LA POPOLAZIONE IMMIGRATA IN IN PERCENTUALE STUPRA PIÙ DEGLI ITALIANI - QUESTO EPISODIO FA PIÙ SCALPORE PERCHÉ C’È CASA POUND MA QUANTI CE NE SONO DEL PD COINVOLTI IN INCHIESTE PER MAFIA, CAMORRA E TANGENTI? - LASCIARE LA NOSTRA SEDE? PRIMA VENGONO 1500 OCCUPAZIONI ROSSE - MIO FRATELLO? VIVE NELLA SEDE PERCHÉ È SEPARATO E DISOCCUPATO”


     
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    Da “la Zanzara - Radio 24”

     

    “Noi non abbiamo combinato nessun casino, sono i due stupratori che hanno combinato il casino. Non confondiamo le cose”. Ma come, spesso tuonate contro gli stupratori stranieri e adesso dite che non bisogna generalizzare?: “No, noi non lo abbiamo mai fatto. Potete leggervi tutti gli interventi miei e di altri esponenti di Casa Pound, nessuno di noi ha mai generalizzato su questo”.

    simone di stefano e arianna simone di stefano e arianna

     

    Ma che dice Di Stefano, avete sempre detto che ci sono più stupratori stranieri che italiani: “E’ un dato di fatto che sono più gli stupratori stranieri rispetto agli italiani in percentuale di popolazione. Ciò non toglie nulla alla balordaggine di quei due e a quello che hanno commesso. Fossero colpevoli, vorrei la castrazione chimica e anche oltre. Bisogna trovare qualcosa di più forte. La castrazione meccanica è una cosa barbara, però i lavori forzati per venti, trent’anni non sarebbe male. Bisognerebbe essere un po’ più duri”.

     

    Così Simone Di Stefano, uno dei leader di Casa Pound a La Zanzara su Radio 24. Dice Di Stefano: “Noi ci indigniamo per tutti gli stupri, sia quelli degli immigrati che quelli degli italiani e soprattutto di quelli di chi è iscritto a Casa Pound. La vostra telefonata dimostra però che c’è indignazione solo perché lo stupro è avvenuto da questa parte. Mi sembra che questo stupro faccia più scalpore di altri. Si parla più di questo che non di stupri degli immigrati o ad opera di altri italiani tra le mura domestiche. A me sembra sia uno stupro che mediaticamente vale più degli altri. Vi ricordo per esempio lo stupratore seriale di Roma, condannato a diciassette anni di carcere, che era responsabile del Pd di una sezione qui a Roma…Quello era uno che portava il caviale e le ostriche in Municipio e poi andava in giro a stuprare le ragazze nei garage. Era del Partito Democratico”.

    SIMONE DI STEFANO SIMONE DI STEFANO

     

    “La popolazione immigrata in Italia – dice Di Stefano - in percentuale stupra più degli italiani. Apritevi Google ed andate a cercare, è un dato di fatto. Se due coglioni iscritti a Casa Pound vanno a stuprare una persona, la notizia la trovi su tutti i giornali, se sono altri gli stupratori, tu sai che cazzo di tessera di partito c’hanno in tasca? Soprattutto se sono iscritti al Pd, figurati se esce fuori. Di Pacciani che era partigiano, si disse?”.

    simone di stefano (2) simone di stefano (2)

     

    Lo stupro di un clandestino vale di più rispetto a quello di un non italiano?: “Assolutamente, i reati sono tutti uguali. Chi commette un reato, commette un reato. Quello del clandestino ce lo potevamo evitare. Quello del clandestino si poteva evitare se qualche coglione non gli apriva la porta di casa e lo faceva entrare in questa nazione. Ha una colpa in più, è la colpa di chi ha aperto le porte senza controllare chi arrivasse in Italia. Quindi c’è una colpa in più, soggettiva, magari di chi l’ha aiutato a prendere il permesso di soggiorno, di chi l’ha messo dentro una cooperativa.”.

     

    “Quando c’era uno stupratore iscritto al Pd – dice Di Stefano - nessuno ha chiesto lo scioglimento del Pd. Però mi sembra che oggi il Pd si stia impegnando molto. Le responsabilità sono soggettive, non sono del movimento politico. Perché, del Pd quanti ce ne sono coinvolti in inchieste giudiziarie per mafia, per camorra, per tangenti? Ma di che stiamo parlando? Scioglietelo subito, se facciamo la classifica dei condannati”.

    SIMONE DI STEFANO NINA MORIC CASAPOUND SIMONE DI STEFANO NINA MORIC CASAPOUND

     

    Anche la Boldrini ha chiesto il vostro scioglimento: “Brava, brava, però quando stavano al governo non è che la Boldrini ed il Pd abbiano sciolto Casa Pound. Bisogna avere un po’ di coraggio quando si governa, piuttosto che fare l’opposizione oggi. E anche lo sgombero del palazzo non l’hanno fatto. Mio fratello? Magari su 1500 occupazioni rosse ed una tricolore, facciamo che arriviamo a dieci a uno, poi dopo ne parliamo.

     

    Perché, mio fratello non può essere in emergenza abitativa? Cosa pensate, che Casa Pound sia come il Pd e che abbia milioni di finanziamento? Mio fratello Non ha una lira, ci mettiamo i soldi di tasca nostra per far politica. Chi oggi va ad iscriversi alle case popolari di Roma sa benissimo che non riceverà mai una casa, anche per colpa degli stranieri, anche per colpa dei rom. Ve lo confermo, da quella sede non andiamo via. non andiamo via dal quel cazzo di sede. Perché finchè ci saranno 1500 centri sociali rossi sgomberare Casa Pound sarebbe una persecuzione politica”.

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