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    BUM BUM SINNER, CHE SOFFERENZA! JANNIK BATTE IL PICCOLO SAMURAI DANIEL TARO IN QUATTRO SET E VOLA AGLI OTTAVI DEGLI AUSTRALIAN OPEN (AFFRONTERA’ DE MINAUR) – L'ALTOATESINO HA ANNUNCIATO CHE NEL TEAM ENTRERÀ UNA NUOVA FIGURA ED È PARTITA LA CACCIA AL SUPER-COACH. MCENROE SI CANDIDA COME ALLENATORE: "SAREI FELICE DI AIUTARLO. SONO DISPONIBILE A UN LAVORO PART-TIME" (MA COME PART-TIME?) – VIDEO


     
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    Federica Cocchi per gazzetta.it

     

     

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    Doveva essere un impegno facile facile e invece il piccolo samurai Daniel Taro, quasi 29 anni e numero 120 al mondo fa vedere i sorci verdi a uno Jannik Sinner a corrente alternata. Un Rosso relativo, quello sceso in campo a caccia degli ottavi di finale dell' Australian Open che alla fine chiude 6-4 1-6 6-3 6-1 e aspetta il vincente di Andujar-De Minaur.

     

    Il giapponese nato a New York e tennisticamente cresciuto a Bradenton si era già guadagnato il soprannome di ammazza-italiani per averne eliminati 3 nel torneo di qualificazione: Andrea Arnaboldi, Gian Marco Moroni e Salvatore Caruso ma con Jannik, ecco, non ci si aspettava un rendimento così alto. Sinner parte subito fortissimo, con un break in apertura che tramortisce Daniel. Jannik tiene il servizio e continua ad aggredire strappando nuovamente il servizio al rivale e portandosi rapidamente 3-0. Troppa sicurezza, il vento, un po' di distrazione ed ecco che il giapponese, nato a New York cresciuto a Bradenton, in Florida, si riprende il mal tolto e si porta in parità 3-3. Immediata la reazione dell'altoatesino, capace di fare ancora il break per il 4-3 e mantenere il vantaggio fino alla fine, chiudendo il 1° set per 6-4.

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    Nell'intervallo Sinner si rivolge al suo box chiedendo, stizzito, di mantenere la calma. Probabilmente, il passaggio a vuoto 3-0 3-3 aveva scaldato gli animi del team Piatti. Jannik guadagna una palla break in apertura ma non concretizza. Daniel, subito dopo, approfitta dei troppi errori dell'altoatesino e si porta avanti 2-0, poi 3-0. Insomma, chi la fa l'aspetti. Nel 4° game il ritmo è molto alto, Daniel varia le traiettorie e si porta 40-0 su servizio dell'italiano che cede di nuovo e in un attimo si trova sotto 5-0. Tiene il servizio a zero ed evita il cappotto Jannik Sinner che lascia andare il secondo set 6-1.

     

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    Un passaggio negli spogliatoi per Jannik che rientra in gioco ancora un po' traballante, sul 15-30 reagisce con due servizi vincenti e tiene il servizio. Non sfrutta una palla break nel 2° nell 3°, finalmente, tiene il servizio a zero. Sinner ancora non riesce a disinnescare le bombe di Daniel ma tiene finalmente con sempre più sicurezza il servizio. Lampi di Jannik Sinner, finalmente, nell'8° game che si apre con un bellissimo vincente che dà morale.

     

    Arrivano 3 palle break, ma con una seconda a 200 km e due ace si porta ai vantaggi. Un vincente lungolinea di rovescio per cancellare la quarta, ma alla quinta occasione Jannik affonda e va a servire per il set. Ancora lotta, ma Jannik fa valere la sua superiorità e chiude al 5° set point per il 2-1.Quarto parziale che si apre con un break in apertura che rischia di tagliare la gambe al quasi 29enne (li compirà il 27 gennaio). Un altro nel 5° chiude i giochi per il 5-1 di Jannik che chiude 6-1.

     

     

     

    MCENROE

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    Francesco Sessa per gazzetta.it

     

    Caccia al super-coach. Sono passate diverse ore da quando Jannik Sinner ha annunciato che ci sarà una new-entry nella sua squadra ("al momento il mio team è composto da Riccardo Piatti, Dalibor Sirola e Claudio Zimaglia. Poi ci sarà un'altra persona che al momento non voglio svelare"), ma la curiosità degli appassionati non è ancora stata soddisfatta. Il giocatore mantiene il segreto. Nel toto nomi è spuntata anche l’ipotesi John McEnroe, che a Discovery (di cui è commentatore per lo slam australiano) ha aperto a questa suggestiva possibilità.

    mcenroe con la racchetta spaccata mcenroe con la racchetta spaccata

     

    "Sono disponibile a un lavoro part-time per aiutare Jannik Sinner a diventare un grande giocatore, anche se lo diventerà indipendentemente dal fatto che io lo alleni oppure no". Così ha esordito il 7 volte campione Slam, che poi è entrato maggiormente nel merito della questione: "Ho detto a Riccardo Piatti che se vuole il mio aiuto per formare questo splendido giocatore italiano, per migliorarlo e aiutarlo a crescere, sarei ben felice. L’ho visto allenarsi lo scorso anno durante lo Us Open ed è davvero una spugna". Già in passato McEnroe aveva mostrato stima nei confronti di Sinner e l’ex tennista ha un ottimo rapporto con Piatti. La suggestione è forte: ci sarà davvero la possibilità di vedere Jannik (anche) tra le estrose mani di John?

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