Paolo Rossi per “la Repubblica” - Estratti
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Jannik Sinner sta diventando realmente un’esperienza religiosa, sul campo. Chiedetelo a Daniil Medvedev che lo affronterà oggi (ore 14.30 su Sky) a Wimbledon nei quarti di finale in una sfida inedita sull’erba, anche perché si sono sempre affrontati solo sul cemento. Il russo ha ancora le allucinazioni dopo la batosta, mitica e mistica, degli Australian Open.
Ma, fuori dal campo, Jannik è anche una meravigliosa esperienza pubblicitaria. Tutti a dire che è un introverso silenzioso, in realtà nel backstage sportivo si è sempre detto che lui, quando parla, non sbaglia una parola. Adesso lo confermano anche gli sponsor (una bella dozzina di brand: da Rolex a Gucci, Nike e Head, Intesa San Paolo e Fastweb, Lavazza e De Cecco, La Roche-Posay ed Enervit, Pigna e Panini), che gli stanno ritagliando un nuovo ruolo: quello di attore. Jannik in tv domina anche le pause pubblicitarie dei suoi match, una reclame dopo l’altra.
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Nell’ultimo spot del caffè, il numero 1 del mondo del tennis prende in giro la sua preparazione maniacale, si diverte a essere se stesso e fa ripetere più e più volte il ciak, quando invece per la troupe sarebbe buona la prima.
«Perché sono un perfezionista» conferma nello spot della casa di moda, in inglese, dove — con l’idea di scrivere un libro — definisce se stesso forse meglio delle numerose interviste cui si è dovuto sottoporre nella sua ancor giovane carriera. Probabilmente si sarà divertito a girare quello della fibra veloce, dove diventa multitasking: muratore, astronauta, chef, rockstar, perfino kartista (quello gli sarà piaciuto molto, sì) e studente e turista.
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Viene da chiedersi dove trovi il tempo per fare tutto ciò (al di là dei soldi), e poi di come abbia fatto — al contrario di tanti suoi colleghi italiani del passato — a non cadere nel delirio di onnipotenza, non farsi distrarre, tenere sempre ben salda e dritta la barra del timone della propria vita.
Deve essere per questo che tutti lo vogliono amico (la Formula 1, per esempio), certi che l’accostamento alla sua persona migliori il sentiment per il prodotto. Per questo le imprese sono disposte a pagare così tanti soldi, si tratta di un meccanismo psicologico che aiuta il brand che si presenta con un viso conosciuto: regala una sensazione di familiarità, affidabilità e stabilità. Cioè la persona Jannik Sinner.
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Le cifre? Bene, pensate che nel 2019 il giovanissimo tennista incassava 20 mila euro, nel 2023 20 milioni. Fa ridere, vero? Il gruzzolo complessivo ha superato 50 milioni di dollari.
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