Siria, Pence: Turchia fermerà offensiva dopo ritiro curdi
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(LaPresse/AFP) - La Turchia porrà fine all'operazione militare contro i curdi nel nordest della Siria dopo un ritiro delle forze curde. Lo annuncia il vicepresidente Usa, Mike Pence, al termine di un incontro avuto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara. La Turchia, ha spiegato Pence, acconsente a una pausa nell'offensiva per consentire il ritiro delle forze curde.
Siria, Pence: Trump revocherà sanzioni a Turchia dopo tregua
(LaPresse/AFP) - Il presidente Usa Donald Trump revocherà le sanzioni imposte alla Turchia dopo il cessate il fuoco in Siria. Lo annuncia il vicepresidente Usa, Mike Pence.
donald trump recep tayyip erdogan
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erdogan felice mentre bombarda i curdi
È durato in tutto 4 ore e 20 minuti l’incontro tra una delegazione turca e una delegazione americana giunta ad Ankara. Si è trattato di una riunione fiume, cominciato con il faccia a faccia tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il vice presidente americano, Mike Pence, durato 1 ora e 40 minuti. Al centro del collquio, l’intervento turco nel nord est della Siria diretto a colpire le milizie curde Ypg, alleati degli Usa negli ultimi anni nella lotta all’Isis. L’incontro con Pence arriva a meno di un mese dal previsto viaggio a Washington di Erdogan, che il prossimo 13 novembre incontrerà il presidente americano Donald Trump che, al termine dell’incontro, ha twittato: «Grandi novità dalla Turchia, grazie Erdogan. Milioni di vite saranno salvate».
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mike pence arriva in turchia bombardamenti turchi in siria
"Non fare il duro". "Non fare lo sciocco", anzi "lavoriamo a un buon accordo. Tu non vuoi essere responsabile del massacro di migliaia di persone, e io non voglio essere il responsabile della distruzione dell'economia turca" ha scritto Trump in una lettera al presidente turco datata il 9 ottobre. Per tutta risposta Erdogan aveva ordinato l'attacco scatenando la reazione americana che ora minaccia pesanti sanzioni contro la Turchia.
la lettera di trump a erdogan
Se la Turchia non siglerà un cessate-il-fuoco in Siria, dovrà aspettarsi nuove sanzioni dagli Stati Uniti. Lo ha detto il ministro del Tesoro americano, Steven Mnuchin. In precedenza Ankara aveva fatto sapere che le sanzioni non fermeranno la propria avanzata nel nord est del Paese mediorientale.
La Camera dei Rappresentanti americana ha condannato a stragrande maggioranza il ritiro americano dalla Siria, che ha aperto la strada all'offensiva turca. Una risoluzione bipartisan, che rappresenta una presa di distanza netta e trasversale dall'iniziativa dell'amministrazione Trump, afferma la propria "contrarietà alla decisione con cui gli Stati Uniti hanno messo fine alle iniziative per impedire le operazioni militari turche contro i curdi nel nord est della Siria"
carri armati turchi
La Camera esorta il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, a "cessare immediatamente ogni azione unilaterale". La risoluzione ha ottenuto 354 voti favorevoli e 60 contrari. E questo mentre il vice presidente americano Mike Pence si prepara ad incontrare il presidente turco ad Ankara per tentare di mediare un'intesa sul cessate il fuoco. La diplomazia Usa continua a esercitare un pressing sul presidente turco per convincerlo ad arrestare le sue truppe che ha lanciato nel nord est della Siria contro i curdi. Il 9 ottobre Trump aveva scritto una lettera a Erdogan appena prima dell'offensiva militare turca in Siria.
Trump a dem: "Odio Isis più di voi, ci vediamo a voto"
combattenti curde
Sul fronte interno, è scontro fra il presidente Usa e i democratici che erano venuti a parlare di Siria alla Casa Bianca. Durante quell'incontro il Tycoon li ha pesantemente attaccati. "Io odio l'Isis più di voi - ha detto loro - Ci vediamo alle elezioni!": così Donald Trump ha congedato i leader del Congresso che erano venuti a parlare di Siria alla Casa Bianca, scagliandosi contro i democratici.
NANCY PELOSI IN PIEDI DAVANTI A TRUMP
E, secondo il racconto dei testimoni, dopo aver offeso la speaker della Camera Nancy Pelosi, definendola "una politica di terz'ordine", il presidente americano ha insultato anche il suo ex ministro della difesa, James Mattis, che lasciò il Pentagono proprio in disaccordo sul disimpegno Usa dalla Siria: Trump lo ha definito "il generale più sopravvalutato al mondo, uno non abbastanza duro".
Lo scontro sui social Trump-Pelosi
Il presidente Trump ha alzato poi i toni contro la Speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, che ha approvato l'inchiesta sull'impeachment del miliardario per il Kievgate. Il presidente ha prima definito la deputata italo-americana "un politico di terza categoria", durante l'incontro alla Casa Bianca con la delegazione bipartisan dei leader del Congresso sulla Sira, poi ha twittato una sua foto accusandola di aver avuto "un tracollo".
la turchia bombarda i curdi in siria
Pelosi non si è scomposta ed anzi, ha messo la foto del presunto tracollo pubblicata dal presidente come immagine di copertina del suo account Twitter.
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Oxfam: 200mila sfollati allo stremo nel nord est
"Con oltre 200mila sfollati, il quadro umanitario nel nord-est della Siria rischia adesso di precipitare". È l'allarme lanciato oggi dalle 73 organizzazioni umanitarie, tra cui Oxfam, impegnate nella risposta alla crisi siriana, che compongono il 'Syria International Ngo Regional Forum' (Sirf). Secondo le stime delle Nazioni Unite, infatti, oltre 400mila persone avranno bisogno di aiuti umanitari immediati nelle prossime settimane.
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"Una delle situazioni più gravi - si legge in una nota - si registra nella città di Hasakeh, dove in tre giorni sono arrivate 60mila persone in fuga dal conflitto. Qui la principale stazione idrica è stata gravemente danneggiata dagli scontri, lasciando circa 400mila persone (tra cui 82 mila sfollati dei campi di Al Hol e Areesha), con metà dell'acqua pulita necessaria a soddisfare i propri bisogni".
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"Gli unici rifornimenti idrici disponibili al momento sono infatti erogati da una diga vicina, che oltre a fornire acqua di qualità scadente, esaurirà le proprie riserve nel giro di 10-15 giorni. Esponendo così la popolazione a nuovi focolai di tifo e dissenteria, dopo i diversi casi già registrati lo scorso agosto".
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