AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO…
jole santelli e antonino caruso
Se in Emilia-Romagna, la sfida sembra avviarsi a un testa a testa all' ultimo voto, in Calabria i giochi sembrano, invece, ormai decisi con il centrodestra in netto vantaggio. Le ultime rilevazioni infatti danno infatti l' azzurra Jole Santelli in vantaggio di ben 18 punti sul candidato di centrosinistra, l' imprenditore Pippo Callipo. A rivelarlo è l' unico sondaggio pubblicato su questa sfida dopo che sono state definite le candidature: si tratta di una rilevazione di Noto sondaggi, secondo cui la Santelli sarebbe addirittura al 52%, con un vantaggio di ben 18 punti su Callipo, fermo al 34%.
Anche in questo caso il Movimento 5 Stelle sarebbe fuori dai giochi, con il suo candidato Aiello stimato intorno al 10%. Se i dati fossero confermati si tratterebbe di un risultato di grande impatto, considerato che la Calabria è una regione da anni governata dal centrosinistra. Anche nel 2014, la vittoria andò al centrosinistra con Mario Oliverio (Pd), e anche in questo caso con un' affluenza molto bassa (44%). I risultati delle ultime Politiche e delle Europee 2019 lasciano però presagire a un risultato differente.
silvio berlusconi jole santelli
E in queste ore, a complicare il già tormentato cammino dei Cinquestelle, in Calabria è scoppiato un nuovo caso. Riguarda il boss della 'ndrangheta cugino del candidato alla presidenza della Regione della coalizione civica del Movimento, l'economista e docente universitario Francesco Aiello. A rivelarlo è stato il Fatto quotidiano, testata vicina alle posizione del M5S.
Aiello, scrive il giornale, « è cugino di primo grado del boss Luigi Aiello, ucciso a Soveria Mannelli il 21 dicembre del 2014 nella faida del Reventino tra gli Scali e i Mezzatesta. Imprenditore nel movimento terra», si afferma ancora nell' articolo del Fatto, Luigi Aiello avrebbe effettuato diversi lavori con la sua impresa nella famosa abitazione di Carlopoli finita sulla stampa per l' abuso edilizio che sarebbe stato commesso dal padre del docente universitario».
Il candidato alla presidenza si è affrettato a spiegare di non c' entrare «nulla con mio cugino Luigi Aiello, peraltro morto 5 anni fa. Con lui non avevo alcun rapporto. Io ho fatto tutta la mia vita all' università, prima da studente, poi da professore. Peppino Impastato era figlio di un mafioso e nipote di un mafioso, ma non era mafioso.
Nella mia vita ho sempre frequentato colleghi, studenti, dottorandi, magistrati, giornalisti, impegnandomi per la legalità e per la formazione delle nuove generazioni».
Intanto, a Rende (Cosenza) c' è stata la solita contestazione delle sardine a Matteo Salvini. Il quale ha replicato ai giovani in piazza: «Ragazzi, siete in 15. Fate tenerezza ed il dito medio non è educato. Andate a fare volontariato. Vi voglio dire che in questa piazza non ci sono fascisti ma italiani orgogliosi di essere italiani».
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